“C’è una scena musicale nei quartieri est di Roma: tanti gruppi, tanti musicisti, tanti amici ed alcuni bar che sono diventati luoghi di incontri ed esibizione di questa scena. Quasi tutti i componenti di questa scena suonano in diversi progetti. Trans Upper Egypt è nato 4 anni fa, dal desiderio di trovare altre sonorità (una grande parte della scena d’allora era garage o strettamente noise), e usare nuovi strumenti: nuove sperimentazioni con basi più lineare e ipnotiche. Nelle ultime composizioni, sono tornate alcune strutture più complesse, più elaborate, tenendo una tensione acuta, sul filo del rasoio, anche nel suono scelto per le registrazioni riprese direttamente live su 8 tracce analogiche con un gain alto. Sarebbe difficile raccogliere le letture e visioni di film di 4 persone; come presuppongo che sia in qualsiasi gruppo (speriamolo!), gli interessi sono diversi e sono le congiuzioni di questi interessi e passatempi che fanno la ricchezza della proposta. Ognuno di noi usciva da esperienze garage / rock, con tante chitarre e batterie sparate.. senza mai smettere di ascoltare band come i Can, i Suicide e soprattutto i Silver Apples. Di sicuro, l’uso di strumenti non totalmente famigliari per i componenti dei Trans Upper Egypt è stato un modo di cavare nuove sonorità e confrontarsi a certi limiti tecnici che sono state spesso delle messe in gioco importanti e ogni tanto delle belle sorprese.. Senza parlare troppo di psichedelia o di kraut rock, che non sono mai state delle intenzioni da parte nostra, il desiderio di queste sonorità nasce più da una ritmica basso / batteria ogni tanto al limite del tribale, come base forte, sotterranea. Le distorsioni delle tastiere e oscillometri vengono ogni tanto a sollevare la forte pressione della ritmica, e ogni tanto, a seppellirla ancora di più. Più di generi, siamo attenti al discorso della dinamica.” https://it-it.facebook.com/pages/TRANS-UPPER-EGYPT/243765164650 https://transupperegypt1.bandcamp.com/