TUPAMAROS (folk acustico) I Tupamaros nascono alla fine del 1995 come trio acustico, ispirato dal folk irlandese e dal combat rock dei Gang. La componente politica nella loro musica è diventata sempre più importante, abbandonando il folk irlandese per accostarsi a sonorità sempre di stampo popolare, ma più vicine alle origini emiliane della band. In seguito si sono accostati ad un tipo particolare di canzone d'autore, per intenderci: Fossati e De Andrè principalmente. Nell'aprile 1997 arriva la batteria, visto che i posti dove si iniziava a suonare non erano più i piccoli pub ma luoghi più grandi, dove una solida base ritmica era necessaria. Negli ultimi due anni hanno fatto circa 100 concerti un po' in tutta Italia, e in situazioni diversissime fra loro, dai centri sociali (Villaggio Globale-Roma, Ex-Emerson-Firenze, Paci Paciana-Bergamo, Intifada-Empoli il Molino di Lugano ecc.) ai circoli come L'Agorà di Pisa, il Left di Modena, La Vereda a Bologna, La Corte di Monselice (PD) e anche varie Feste di partito (Liberazione e Feste de L'Unità) un po' ovunque e manifestazioni varie (Roma, Bologna, Fiumicino, Modena, Reggio Emilia, Parma, Firenze, Treviso.. e tante altre). Volendo definire il loro genere è facile usare il termine Combat-folk anche se i componenti dei Tupamaros preferiscono definire la loro musica "Musica Resistente". Comunque il consiglio è sempre quello di ascoltarli, senza pregiudizi musicali. Nel Settembre 1996 hanno pubblicato un nastro autoprodotto "NON E' CAMBIATO NIENTE" , (ottimamente recensito dal Mucchio Selvaggio n.242) che li ha messi in contatto con la Gridalo Forte Records di Roma, con la quale è iniziata una collaborazione che oltre a portarli in giro per l'Italia li ha visti partecipare alla compilation CD "PARA TODOS TODO NADA PARA NOSOTROS" insieme a Gang, Negu Korriak, Radici nel Cemento, Arpioni e tanti altri, a sostegno dell'EZLN. Ad aprile 1998 è uscito il primo CD, "GENTE DISTRATTA" (Gridali Forte rec.), nel quale hanno suonato anche i Gang., anche questo ottimamente recensito dal Mucchio Selvaggio (n°318) e da altre riviste del settore, ha permesso alla band di venire in contatto con realtà più distanti, di suonare di più e di cogliere importanti riconoscimenti, come il primo posto alla rassegna nazionale di AVVENIMENTI.