Se il precedente Good Nature (2017) segnava già un cambiamento nelle sonorità e nelle dinamiche sonore della band rispetto a Peripheral Vision (2015), Altogether porta con sé altre novità per il gruppo originario di Virginia Beach. In primis, una connessione e una collaborazione del tutto nuova tra i membri della band: “as a band, we’re closer now than we’ve ever been before”. Parola del frontman Austin Getz. Per la prima volta inoltre una sensibilità pop permea il songrwriting, con elementi funk, jazz, lounge e disco che gravitano intorno al marchio dreamy e indie del trio. Il risultato è un perfetto equilibrio tra raffinatezza sonora ed emozionalità pop: due facce della personalità eclettica dei Turnover. È proprio questo voler tenere al centro del discorso musicale la bellezza della popular music una seconda interpretazione del titolo Altogether, perché per Getz “music is real magic that can change people’s days and lives, and the more people listening and loving, the better”.
Un disco, Altogether, destinato a conquistare anime musicali sì remote tra di loro, ma tutte sotto la stessa luce, pop ma raffinata, dei Turnover, presto in Italia con nuovo capitolo tutto da scoprire.