"PORTA" Gli Umanzuki sono un duo di monaci oscuri come tanti che abitano le nostra campagne, i nostri boschi e i nostri quartieri del disagio dal Veneto alla Sardegna a Roma. Loro invece sono toscani, e sono recentemente traslati da una forma di free-rock psichedelico a una molto più ambient puntellata di microscopici battiti tribali che spesso diventano dei veri e propri beat, sparati da una 808 neopagana sopra a scrosci tonali che cambiano la luce in fulmini e l'oscurità in nubifragio spirituale. Questo mutamento si è definitvamente completato dentro Porta, l'EP uscito oggi in nerissimo vinile per la somma Yerevan Tapes, di cui la traccia sonora di questo video è un estratto. In queste immagini scorgiamo un certo amore per le formazioni calcaree, siano queste scogliere, montagne o denti. Soprattutto, direi, per le caverne che queste possono rivelare una volta osservate bene. Visita interiora terrae, rectificando invenies occultum lapidem. Dateci un ascolto se vi piacciono i primi Popol Vuh, i TAC di mezzo e i Demdike Stare. http://umanzuki.bandcamp.com/ https://www.facebook.com/pages/UMANZUKI