Umut Adan è un musicista turco nato e cresciuto a Istanbul. Sin da quando era bambino, fu esposto a una varietà di influenze culturali e passò presto sotto l'incantesimo della musica folk, con un interesse particolare per il movimento Anadolu Pop degli anni '70, il folk-rock che divenne la colonna sonora di un periodo storico pieno di incredibili transizioni e cambiamenti drammatici.
Dopo essersi trasferito in Italia, Umut iniziò a lavorare sulle sue canzoni, pubblicando un paio di vinili prodotti da Marco Fasolo (la mente dei maverick psico-pop Jennifer Gentle, la prima band italiana a firmare con Sub Pop).
I singoli sono stati in grado di ottenere recensioni eccellenti da critici come Byron Coley (The Wire). Poco dopo Umut tornò in Turchia, continuò a suonare dal vivo, e fu preso da Jack White per aprire il suo tour in Turchia.
Confortato dalla calorosa accoglienza, Umut iniziò quindi a pianificare la sua prima uscita ufficiale. L'omonimo album è stato registrato a Londra ai Toe Rag Studios e le sessioni sono state guidate da Marco Fasolo e Liam Watson (che ha lavorato con un elenco di importanti come The Kills e The White Stripes).
Il risultato finale è un album di canzoni folklorizzate, ma con molte chitarre fuzz e interruzioni funky, condito qua e là dagli arrangiamenti più strani, con percussioni innovative e mellotron.
Fasolo e Watson hanno optato per una produzione che fonde elementi vintage e un approccio sonoro più moderno, ponendo particolare enfasi sui testi di Umut, che vanno da riflessioni spezzate su ciò che sta accadendo in Turchia e il suo disagio al riguardo, a canzoni d'amore e ancora, riflessioni ponderate sul passare del tempo.
L'album è una rappresentazione della confusione che circonda l'attuale situazione della Turchia, un paese caratterizzato da tensioni molto forti e contrastanti, ma anche estremamente affascinante per artisti come Cem Karaca, Selda ed Erkin Koray, che hanno nutrito il fascino di Umut con la musica popolare turca e le sue infinite permutazioni.