Questo album dedicato alla straordinaria figura di Billie Holiday è parte integrante del progetto teatrale “Io sono Billie”, scritto e interpretato da Valentina Mattarozzi. Essenziale come lo spettacolo stesso, proprio perchè si vuole raggiungere l'essenza della sua espressione artistica e arrivare al nucleo della sua anima che ha generato la magia dell'interpretazione di Lady Day. Senza usare inutili sovrastrutture, che coprirebbero la bellezza della semplicità di Billie, la quale colpiva profondamente i cuori degli ascoltatori, motivati da quella scossa emotiva che puntualmente forniva durante i propri concerti.
Gli accordi e gli arpeggi di chitarra assieme a qualche abbellimento di Francesco Cavaliere, bastano ad armonizzare i brani, rendendo più vera l'interpretazione confidenziale di Valentina Mattarozzi. Il coronamento e cornice immaginaria del quadro sonoro lo si ottiene con il caldo e morbido suono del sax tenore di Igor Palmieri, che riflette la figura di Lester Young, amico, confidente, fratello di musica di Billie.
Se è il senso dell'essenziale il filo conduttore di questo progetto, è proprio nella figura di Lester che si trova l'essenzialità degli affetti della grande cantante. Lester è stato l'unico uomo che l'ha amata e apprezzata davvero. Alcuni detrattori immaginarono che tra i due Artisti ci potesse essere stata una relazione come tante, in realtà il loro amore fu esclusivamente musicale, ricco di affinità elettive. Pochi compresero l'entità di questo immenso sentimento, molto più vero di tutti gli amori consumati a letto da Lady Day.
I brani scelti per essere interpretati in questo album incarnano completamente l'anima struggente di Billie, come le canzoni scritte di suo pugno Don't Explain, Fine and Mellow, God Bless the Child e Billie's Blues ed altre, che la resero agli occhi della gente come la più sensibile e caratteristica cantante dell'epoca, la più amata ma anche contrastata figura.
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