SOUL MIO Vertigini Battuta lenta, promiscuità linguistica, mescolanza di suoni: ecco gli ingredienti che vanno per la maggiore presso la cucina musicale napoletana. Anche gli esordienti Soul Mio (sigla che avrà magari provocato qualche spasimo alla buonanima di Caruso) hanno fatto propria quella ricetta, ma senza rinunciare all'idea di personalizzarla quel tanto che occorre a non farne una mera imitazione dei più tipici "piatti" locali. I loro sforzi hanno così prodotto una serie di canzoni che oscillano capricciosamente fra cupezze trip hop e spigolosità funk, suoni sintetici e radici mediterranee, un movimento controllato con mano esperta e gusto sopraffino da Cesare Malfatti dei La Crus. Assai interessante la vocalità di Imma Costanzo, duttile quanto basta a prestarsi ad ogni sorta di manipolazioni sonore, ma è il quartetto nel suo complesso a fornire una convincente dimostrazione di maturità cimentandosi con una materia musicale tanto articolata ed insidiosa.