Brutta bestia il gothic metal. Finalmente, però, c’è chi ha imparato a conoscere i suoi limiti ed a porre degli efficaci correttivi ad una proposta che negli ultimi dieci anni ha abusato della nostra pazienza. Vic Anselmo, giovane artista lituana, non ha la bacchetta magica è solo più furba ed intelligente di tante sue colleghe. Innanzitutto non rinuncia ad un’immagine consona alla nuova ondata di fatine/streghette e valorizza la propria bellezza, curando ogni minimo dettaglio, nel tentativo di mantenere vivo l’interesse nei confronti della sua persona. Nessun risparmio, inoltre, per quanto concerne la confezione: un elegante ed intrigante digipack racchiude “Trapped In A Dream” a dimostrazione che un prodotto deve essere esaltato in ogni singolo aspetto. Ma la sua abilità e la sua astuzia vengono evidenziate una volta inserito il CD nel lettore. Dotata di indubbio talento sia come cantante che songwriter, Vic si affianca (tra gli altri) di un paio di musicisti talentuosi come Herman Rigmant e George Kadolchik (dei sottovalutati Neglected Fields) che rendono la sua musica qualcosa di ricco ed armonioso. Da non sottovalutare anche la scelta di un minutaggio ridotto quasi all’osso. 34 minuti potrebbero apparire un insulto ai più, invece se confrontati a quegli eterni, sfiancanti e pallosissimi CD gothic di oltre 70 minuti appaiono qualcosa di geniale tanto da incentivare un secondo ascolto. Difficile parlare di autentica originalità, ma tutto ciò che è presente in questo album è riuscito ed è al posto giusto. Vic Anselmo sin dall’opener “Who?” mostra maturità ed una grande abilità a far coesistere inserti acustici e sterzate elettriche. I brani, ben dosati, sono coinvolgenti e ricchi di pathos. A questo punto cos'altro chiedere ad un debutto? www.vicanselmo.com www.myspace.com/vicanselmomusic