VITTORIO COSMA
LA FACOLTA' DELLO STUPORE
Il disco “La Facoltà dello Stupore” testimonia alcuni momenti del mio percorso musicale negli ultimi 10 anni. E’ volutamente vario nelle composizioni e nel tipo di strumenti usati: il pianoforte, naturalmente; ma anche l’orchestra, l’elettronica, le voci.
Ogni brano è una sorta di quadro e rappresenta un momento dell’esistenza, un progetto, un incontro. Incontri con Elisa, Howie B, con il mio fratello maggiore Eugenio Finardi, con lo scrittore Michel Houellebecq con l’elettronica di Vaghestelle e Paolo Gozzetti, con gli Islandesi Valgeir Sigurdsson e Borgar Magnasson, con musicisti di grande sensibilità come Paolo Costa, Stefano Cabrera, Marco Rovinelli e Giancarlo Parisi, i Solis Strings Quartet, l’Orchestra della Radio di Zagabria e l’orchestra di Ennio Morricone, la Roma Sinfonietta.
Incontri nati anche nella realizzazione di progetti ibridi come InDeepAnDance, opera scritta con i Masbedo e con lo scrittore Aldo Nove o da colonne sonore di film come “The Lack” , sempre dei Masbedo o “Italy in a Day” di Gabriele Salvatores, realizzata come Deproducers insieme ai miei amici Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci.
Il concerto racconta questo percorso.
E’ un viaggio attraverso colonne sonore, musica per installazioni di arte contemporanea e brani musicali semplicemente da ascoltare. Da solo: con il pianoforte, i sintetizzatori, la voce e delle piccole storie. Per raccontare la musica anche con le parole.
E con i contributi in voce di Michel Houellebecq, Eugenio Finardi e Riccardo Sinigallia. Alcuni brani sono accompagnati dalle immagini tratte dai film per cui sono stati scritti (Salvatores, Masbedo, de Maria). Un procedimento inverso rispetto al solito scrivere musica per immagini. Qui la musica è il soggetto e le immagini la “accompagnano”, restituendole centralità.
Per abbandonarsi e pensare. Anche ad occhi chiusi.
Mio padre mi ha sempre detto : “ Alimenta la facoltà dello stupore “. Cercherò di ricordarmelo ogni giorno.
Vittorio