Il nome di Guigou Chenevier rimane per molti versi associato a una delle sigle più originali apparse negli annali della musica rock, quegli Etron Fou Leloublan. Dalla sua instancabile volontà di esplorare linguaggi musicali nuovi e autentici prende spunto l’attuale progetto Volapük condiviso con il policlarinettista Michel Mandel, il violoncellista Guillaume Saurel e la violinista Takumi Fukushima. Nella musica di questo quartetto si dispongono intrecci e figurazioni complesse ma brillanti, con sorprendenti esiti timbrici dovuti all’incontro inconsueto dei fiati e dei violino e violoncello con le percussioni acustiche e elettroniche. Sopra le righe, clownesco, rigoroso ed elegantissimo, il quartetto adopera un impianto strumentale tassativamente eterogeneo; tra partitura di ferro e sobbalzi di improvvisazione la creazione di un linguaggio universale fatto di slang e contrazioni di parole. Il più energico, bizzarro, estroverso batterista della scena rock-progressiva si associa a delinquere con tre eccellenti solisti acustici.