Ritmi rudi e luminosità da ravers, We Love Mamas sono il nome nuovo dell’underground catanese. Una manciata di concerti, tra cui l’Eastpak Homemade Festival insieme a Bugo e la Notte Rebelde insieme ad Almamegretta, sono bastati perché si accendesse il click giusto. Sono in quattro – John Lui (chitarra, voce, electronics), Michele Giustolisi (basso e theremin), Blatta (chitarre, electronics), Salvo Coppola (batteria) – e ciò che suonano mette in pace gli amanti dei groove sporchi di funk e ghetto style come i rocker più oltranzisti. Provenienze disparate che spiegano le diverse influenze: John Lui è all’opera anche come dj e producer (in uscita il suo Pump This Party Ep per la Killa Tunes); idem per Blatta, metà del duo Blatta & Inesha (Kitsunè), uno dei nomi più forti e in vista della scena indie-dance italiana. Salvo Coppola ha attraversato gli anni ’80 come batterista dei Flor, una delle più avvincenti rock band catanesi: dischi osannati da critica e pubblico, tour e concerti insieme a Died Pretty, Nirvana, Radiohead, REM giusto per dirne alcuni. Così We Love Mamas si presentano con un uncino pop deliziosamente storto accompagnato da un taglio elettrico giusto all’altezza della pancia; inserti elettronici e una ruvida levigatezza dal sapore punk. Come ogni rock band che si rispetti è dal vivo che vien fuori la loro essenza: sensuali ma grezzi, eleganti eppure potenti e scorretti come un calcio in faccia. Vicini per intenti e ispirazione a band quali Goose, LCD Soundsystem, !!!, We Love Mamas stanno all’incrocio tra la Chicago black di inizio supernova house, i riff serrati di Queens Of The Stone Age e la malinconica paranoia dei Nirvana. Sono attualmente in studio per la registrazione del loro primo album. www.welovemamas.com www.myspace.com/welovemamas