La vita di Willis Earl Beal è un viaggio lisergico nell’immensità degli States, che parte dalla città del blues, Chicago, per proseguire, sotto le armi, nella base militare di Fort Leonard Wood, sino ad Albuquerque, New York e Portland.
Luoghi raccontati attraverso le canzoni dei suoi quattro album, prodotti tra mille peripezie, personali e professionali: ‘Acousmatic Sorcery’ (2012), collezione di levigate gemme blues e ‘Nobody Knows’ (2013), folk-blues da puro outsider, entrambi su XL Recordings, poi l'autoproduzione di 'Experience In Time' (2014) ed il suo ultimo 'Noctunes' (Tender Loving Empire/Goodfellas), pubblicato lo scorso agosto.
Un busker in perenne ansia, insonnia e con un carattere segnato dalle avversità, con fan importanti come Nigel Godrich, Cat Power e Mos Def. Sembra che quest'ultimo abbia provato a contattarlo qualche anno fa, senza successo, per chiedergli di scrivere, da co-autore, la sceneggiatura di un film sul suo passato turbolento, diviso tra carcere, alcol, matrimonio, divorzio e vita da hobo.