Pianista e compositore belga, Wim Mertens è uno dei padri nobili della nuova musica europea, un vero e proprio maestro della divulgazione d’avanguardia, con la sua musica colta e accessibile. Una musica senza confini, senza timori, senza nome. Il suo è un percorso unico ed emozionante che attraversa alcuni decenni di ricerca e di comunicazione. Dai lontani e ormai leggendari dischi firmati Soft Verdict, sulle tracce del minimalismo, alle colonne sonore per Peter Greenaway e Jan Fabre, fino alle emozioni dei rinnovati percorsi più recenti. Nella sua lunga carriera, ha fatto breccia sugli animi più sensibili e su una fetta di umanità disponibile verso la libertà intellettuale, verso una spiritualità laica, verso l'uso dell'intelligenza. E quindi predisposta alla ricchezza dei sentimenti.
Voice of the Living si sviluppa dal punto di vista dell’“uomo comune”, l’uomo ordinario, il soldato che si confronta con l’esperienza abissale di tutti i giorni, letteralmente, faccia a faccia con l’inaudito, l’imprevisto, l’inimmaginabile e tutto questo attraverso gli imponenti campi rivali. In altre parole, chiaramente non pensato in una prospettiva trionfalistica. Oggi, la memoria delle esperienze di tutti i soldati e di tutte le vittime della guerra (e di tutte le guerre!) è il vero soggetto dell’opera attuale di Mertens. Questa memoria può essere interpretata e rappresentata solo dai vivi di oggi. La voce dei vivi di oggi è un tributo a tutte queste vittime.