Winter Beach Disco nascono nell’autunno del 2001 a Viterbo e inizialmente è uno scherzo del rock and roll. I cinque personaggi che si mettono a provare insieme vengono da luoghi e suoni diversi come hardcore e indie, Terni e Colleferro, postrock e Viterbo. La ragione principale di questa unione sta nelle chiacchiere sui prati dell’università, nel fatto che in una città di provincia è più facile trovarsi tra gente musical-snob e nell’amicizia che si era radicata, anche al di fuori delle proprie musiche. E ancora: c’è un intesa istintiva che supera di gran lunga il valore dei primi pezzi, un entusiamo incontrollato e risate genuine. La forma che prende è automaticamente la più semplice e la più immediata, rock‘n’roll, ma le deviazioni sono intrinseche, e l’unico limite stilistico sta nel gusto personale. Il nome della band era stato generato poco tempo prima durante giochi di parole e ascessi malinconici su spiagge abbandonate dal caldo, ma le prime apparizioni sono tutt’altro che nostalgiche e assumono forme carnacialesche e spaziali. WBD suonano alcuni concerti a Roma e Viterbo e, richiestissimi, in una innumerevole serie di feste studentesche, creando spesso scompiglio tra etno fricchettoni e disco trendisti. Dopo circa un anno registrano, in una sala prove e con un minidisc, sette pezzi dai titoli superbi come post your lips on my beat, revolutionary pretzel o padre pio was an impostor. Ne esce fuori un demo, tu conosci gli ultraocchiali!, con tre copertine diverse, che viene poi immesso in rete nel primo sito della band, completo di istruzioni per stampare le grafiche. Intanto i live si caratterizzano sempre più in chiave sci-fi e spaziale: intro teatrali con astronauti, alieni, mostri deformi o mafiosi. Dopo qualche mese di ritardi e inconvenienti, lauree e erasmus, nell’inverno del 2004 i Winter Beach Disco vanno a registrare in uno studio alle porte di Roma otto pezzi nuovi, ne scelgono quattro e li mettono su un cd che incartano in un digipack artigianale. Spediscono il promo ovunque, ricevendo ottimi responsi e proposte da alcune etichette indipendenti. Ma le collaborazioni non si concretizzano e la band decide di autoprodursi la prima uscita ufficiale. L’omonimo ep esce nell’aprile del 2005, con i loghi di maracaibo records (label casareccia dei wbd) e indie:rocket (promoter di Pescara). Dentro ci sono sette pezzi: the massimo marone’s conspiracy, communardo braccialarghe, gianni bugno, napoleon duo, meet me at the cubra libre tonight, psyndrome, jesus quintino. La confezione è bianca con le faccie dei cinque stampigliate al negativo e il tutto è chiuso in una bustina. Il disco si diffonde lentamente, anche per mancanza di distribuzione, ma comincia a ricevere recensioni sempre più entusiastiche e i wbd suonano in giro per l’Italia, in festival come Musica nelle Valli o lo Shagoo Shagoo, e insieme a band come Fine before you came, Motorama, GoGoGo airheart, Weird War, Ulan bator, Vanishing. Vincono il contest di Ephebia a Terni e si esibiscono nella serata pricipale. Nell’autunno del 2006 i Winter Beach Disco prendono contatto con la Black Candy Records di Firenze e iniziano a preparare un nuovo disco, che viene registrato tra aprile e giugno 2007 all’Hombre Lobo Studio con Valerio Fisik. Undici nuovi pezzi a costituire un lavoro intitolato After the Fireworks we’ll sail, che vedrà la luce il 19 novembre 2007. www.myspace.com/winterbeachdisco