Il volto dell'attore Se c'è un attore che si impersonifica perfettamente nel suo volto è proprio Clint Eastwood. La figura dell'uomo duro, impassibile, impavido e soprattutto conquistatore di cuori. Diversi suoi film si sono conquistati uno spazio nella storia del cinema proprio per le caratteristiche sopra citate. ha girato circa venti film come regista, tredici solo con i western, per non citare gli innumerevoli come attore. Gli stessi variano da un genere all'altro: dal western per esempio al poliziesco e tutti sono contrassegnati dai conflitti a fuoco, dalla violenza di vario genere e di vario tipo e dagli scontri anche fisici, muscolari, quasi da arte marziale. Con "Il cavaliere pallido" del 1985 fa riscoprire il mito della frontiera uno dei temi classici dei western, o ancora il mitico "Fuga da Alcatraz" del 1979 ela storia della fuga dei detenuti dal carcere più noto in America, il rilancio del poliziesco con "Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo" sulla matrice del noir attualizzata con l'abile regia di Don Siegel e la bellissima figura del dectetive cara al genere hard-boiled, il remake "Dei sette samurai" per la regia dell'indimenticabile Sergio Leone con il film "Per un pugno di dollari" che lo vede come l'inesorabile pistolero sfidante, ed altri ancora per non citarli tutti. Una vita divisa tra il jazz, sua grande passione, ed il cinema. Il suo ultimo film si colloca esattamente tra questi due grandi amori e dimostra l'ulteriore capacità sia dell'attore Eastwood e del regista; "Mezzanotte nel giardino del bene e del male" suo ventesimo film da regista conferma quanto detto e rivaluta nella storia, nella sceneggiatura e nella regia una figura anomala del cinema americano.