L'album arriva cinque anni dopo "Aion", e l'approccio della band a questa nuova uscita mostra l'intenzione di espandere i confini delle proprie produzioni musicali in territori inesplorati. La ricerca di un nuovo equilibrio atmosferico si consolida in un'esperienza quasi "live" in studio, in una miscela di suoni post metal e post hardcore con chiare scelte di influenze black metal.
Il gruppo commenta:
I "Ver Sacrum" erano una pratica rituale sacra nell'Italia antica, prima dell'ascesa dell'Impero Romano. I bambini nati in un mese specifico dell'anno (in primavera) venivano presi e cresciuti come colonizzatori di nuovi territori.
Abbiamo scelto questo nome per il nostro album perché volevamo anche noi esplorare e conquistare nuovi territori sonori, oltre che per il suo gusto mistico e misterioso che si riflette anche nella nostra musica.
"Ver" significa "primavera", e l'album viene pubblicato in questa stagione dell'anno. Purtroppo in questa particolare primavera, una pandemia mai vista prima si è abbattuta sul mondo. Abbiamo deciso di pubblicare comunque in questo momento la nostra musica, speriamo di dare conforto alla solitudine che molti stanno vivendo e speriamo che questo difficile momento giunga presto alla fine".
Mentre il primo singolo uscito dal disco, Mythras, è stato presentato con un video che bene si adattava alla natura aggressiva dei suoi suoni, l'esperienza più completa dell'album porta l'ascoltatore in un viaggio sperimentale tra suoni e concetti. È un percorso insidioso, lastricato di linee di batteria esplosive, episodi eterei, riff devastanti e divagazioni emotive, che conduce l'anima umana in un mondo popolato dai peggiori demoni del mondo odierno.
Questi elementi risuonano anche nell'aspetto visivo dell'opera, un originale dipinto di Paolo Girardi, tratto da specifiche della band e da suggestioni dell'artista.
Ver Sacrum è stato registrato da Enrico Baraldi e Luca Tacconi a Sotto il Mare Studios, mixato da Enrico Baraldi al Waiting Room Audio e masterizzato da Claudio Adamo ed Enrico Baraldi al Fonoprint e vede Giulia Parin Zecchin (Julinko) come ospite alla voce in Elysium.