YAMPAPAYA Le radici del gruppo YAMPAPAYA hanno origine nel 1984 quando David Hoffmann, cantante e chitarrista, figlio di un diplomatico americano si trasferisce in Cina. Li, nei corridoi dell'Universita di Pechino, forma un gruppo multietnico con musicisti orientali, occidentali e africani conosciuto come "Bejing Undreground". Questa formazione ottiene un grande successo durante la tourne'e organizzata con l'Ente per lo Sviluppo della Cultura e dell'Arte e la Societa Filarmonica Centrale Cinese. Lo scopo umanitario-sociale della tourne'e e' a favore dei portatori di handicap. Dopo questa esperienza il gruppo si orienta su uno stile musicale propriamente multietnico un insieme di ritmi diversi con testi originali in lingua inglese, francese e dialetti africani tra cui "Lingala" e "Suahili". La Band viene definita come il miglior crogiolo di ricerca musicale, pieno di energia e con la perfetta combinazione di armonia e ritmi di diversi paesi. Nel 1986 David Hoffmann con alcuni componenti del gruppo approda a HONG KONG e continua a sviluppare il suo "Laboratorio Musicale" cambiando successivamente il nome del gruppo in AFROZILLA, poi in ADO prima di prendere l'attuale e definitivo YAMPAPAYA, termine tailandese che significa "INSALATA MISTA PICCANTE", ed e' sicuramente il miglior modo per descrivere la Band. Nel 1990 David torna negli USA, suo paese d'origine, con un componente africano, e sente il grande desiderio di lavorare, di confrontarsi, di elaborare con musicisti cubani, centro e sudamericani esplorando diversi ritmi e colori armonici come lo Zouk, il Calipso, il Reggae. Nel 1994 arriva in Italia, esibendosi in concerti e promuovendo la sua musica in tutta Europa. Per David Hoffmann e' un lungo viaggio per avvicinarsi al meraviglioso ed affascinante continente africano. Il gruppo, oggi, e' composto dai migliori musicisti africani, cubani, mediterranei, centro e sud americani in tour in Europa. Nel 1997 David Hoffmann con il suo progetto multirazziale YAMPAPAYA regala al pubblico europeo la sua nuova produzione artistica: "EYES TO SEE THE WORLD".