Yilian Cañizares Ruiz, considerata oramai dalla critica internazionale una delle nuove punte di diamante e ambasciatrice nel mondo del jazz cubano sta veleggiando verso Haiti per il lancio mondiale di «Erzulie», il suo ultimo progetto che indaga con una visione cosmopolita l’anima delle più diverse espressioni musicali caraibiche e nordamericane di matrice africana. Attraverso la forma canzone latinoamericana incrociata ad elementi di spiritualità afrocaraibica e accenti di global jazz, la creolissima Yilian ha scelto il trafficatissimo crocevia di New Orleans ( piazza che tra l’altro fu frequentatissima da musicisti cubani ancora prima della nascita del jazz) per concretizzare discograficamente le affinità esistenti nel mondo delle note tra Cuba, Haiti e New Orleans. E così è nato Erzulie, che allo stesso tempo rende omaggio allo spirito del voodoo, all’africanità di Haiti e alle isole caraibiche che sono state fucina di una nuova umanità mediante il creolismo. Di questo e di molto altro si parla in questo lungo botta e risposta tra chi scrive e la conturbante, seducente, versatile violinista-cantante cubana già con le valigie pronte per il suo nuovo viaggio.