In questa piccola rivoluzione dell'elettronica ibrida e maculata “last generation” di casa nostra possiamo benissimo annoverare anche il duo veneto dei Ylium, un recente sviluppo stilistico qui alla prima prova assoluta discografica con Empire of Light, otto percorsi sonori a galleggio tra elettronica, rock, nebulose indie e linguaggi sulle gobbe dei gloriosi 90′s che presentano in tralice una formulazione ingegnosa e senza dubbio vincente. Alessandro Cavazzana chitarre e gingilli elettronici e Marco Rodella batteria e percussioni, sono gli artefici di un disco multi sfaccettato e dai cromosomi differenti, un ascolto differenziato e su vari livelli stilistici, panacea per cultori di “sangue misti elettrici” che non si fermano alle solite tiritere d'effetto, ma pretendono un carotaggio artistico profondo e cosciente, tutte cose che qui dentro ne girano “a bizzeffe”. La Seahorse che produce il lavoro, ancora una volta non si fa mancare nulla, predilige a onore trip sonici di livello per poi diffonderli in ogni luogo di captaggio mentale, e questo duo veneto soddisfa pienamente electronauti in piena fregola di volare tra dilatazioni e leftfield openspace (Interstellar collapse, House of clouds, Your life) in unique meaning, ne esalata le traiettorie uditive riempiendone le riserve immaginifiche. Non mancano appigli e riferimenti a certe pulsioni ottantiane che indagano su sperimentazioni mid-prog alla corte wave (Dressed up), dopodiché un flusso continuo di metafisiche bypassate dai cavi e dai jack colonizza stupendamente ogni angolo disponibile del plesso solare, del respiro notturno. www.facebook.com/yliumsound