"PLVS VLTRA" è un lavoro ragionato e calibrato. Un’opera di sintesi, dove il suono è definito per sottrazione. Ogni strumento trova un equilibro che ne definisce l’ordine in maniera assoluta. Ogni beat è pensato per spingersi oltre alla forma-canzone. L’intera architettura sonica è ispirata ai colori puri di Yves Klein, dove l’assenza del tratto di distinzione crea una rappresentazione immateriale, che trascende la forma.
Dalle armoniche di “Duga” all’attitudine kraut di “International Klein Blue”; dai loop ossessivi di “Multiverse” e dalle Roland di “Obsolete” ai beat sintetici di “Eternal Present”; dalla dance screziata di “A Building Collapse” agli echi glitch hop di “Backtrack”; dalle percussioni stile future garage di “Guess What?” alla melancolia melodica di “I Promise You, We’ll Be Happy”: nove tracce tracce con una forte identità, collocabili in un percorso che idealmente parte dalle 303 della progressive europea di metà anni '90, fino ai synth eterei e dilatati dei primi Autechre e si inoltra poi negli anni 2000 tra contaminazioni IDM à la Boards Of Canada e techno di stampo berlinese, a cavallo delle sonorità di Moderat e le release BPitch.