Young Dice costruisce il testo sull’unione tra ciò che in natura è dolce, sensibile e delicato, come i fiori, ad un oggetto utile soltanto a fare del male, la pistola.
Il tutto unito ad una sostanza come l’assenzio, che qui simboleggia la dipendenza e pian piano consuma chi la utilizza.
Questi contrasti vengono utilizzati come metafora per l’amore dal punto di vista del giovane artista.
“Questa metafora, sottile ma potente, è la descrizione migliore di quello che, per me, è l’amore. Il romanticismo e la perversione di risultare dolce, di creare dipendenza e non farsi scrupoli.”
Andrea, in arte Young Dice.
Da sempre diverso dai compagni, dagli amici, da chi gli è attorno, riserva in sé grandi ambizioni, rimaste anche dopo che gli è stato portato via il sogno di giocare a basket.
Nella musica ha trovato la salvezza, il suo benessere e il suo massimo obiettivo di vita per dare colore ad un futuro in apparenza grigio.
Non è stata infatti casuale la scelta del nome: “dice” letteralmente “dado”, perché è ciò che vorrebbe essere nella musica per avere più facce, essere versatile e dalle molteplici sfaccettature.
Non si definisce perciò banalmente rapper, ma Artista, per realizzare semplicemente ciò che in quel momento sente, senza distinzione di genere.