Calmo è una mossa – dicevamo – difficile da leggere. Come da titolo, i pezzi consistono quasi tutti in melodie narcolettiche spalmate su produzioni che abbassano i bpm e suonano molto eleganti nella loro prevedibilità. Sembra di assistere al tentativo di esorcizzare una crisi di panico imminente o appena passata, cosa che lo rende sicuramente molto attuale in tempi di lockdown e relative solitudini forzate. Sicuramente più delle Bottiglie Privé di Sfera. Cionondimeno, le palle tendono facilmente a rompersi perché la marcia inserita è una e unica, ad eccezione di qualche numero vagamente caraibico e balalbile (Mon Amour). Insomma, la svolta è legittima ma risulta difficile capire se una proposta del genere potrà attecchire presso quegli adolescenti che ora, confinati in casa, ci si potrebbero più facilmente ritrovare. Per tutti gli altri, la giocata (soprattutto a livello musicale) va a battere più dalle parti di un Side Baby formato Arturo che da quelle di un Arca sfondato di lean come poteva essere una volta. Quindi boh.