Sono sincero, era da un bel po’ di tempo che aspettavo un disco come “Old Wounds”. Sì, un bel disco di noise-rock anni 90 che cita (ma rielabora pure) senza imbarazzo né timori reverenziali il suono di formazioni ormai mitologiche quali Jesus Lizard, Shellac, Fugazi, Girls vs Boys, Unwound, Hammerhead, Oxbow e buona parte delle cose Amphetamine Reptile. Perché già i Pissed Jeans l’anno passato avevano riacceso la fantasia per certe sonorità, onde poi fallire il colpo per la sostanziale mancanza di buone canzoni. Ciò non succede con questi Young Widows, terzetto di Louisville (…) con alle spalle già un album, “Settle Down City” del 2006. Allora, diciamo subito che "Old Wounds" annovera almeno un paio di pezzi al di sopra della media come “21 St Century Inventions” e “Delay You Pressure”, che non sfigurerebbero nel repertorio dei gruppi mitologici sopraccitati. Perché il canto allucinato di Evan Patterson riesce a raggiungere i parossismi giaculatorii di animali come Henry Rollins e Eugene Robinson, perché il suono, irregolare e angoloso, si ferma un attimo prima di diventare mathematico, mantenendo perciò una carica emotiva piuttosto forte, e soprattutto perché la scrittura è su buonissimi livelli. Anche il resto funziona discretamente, a partire dalle morfiniche “The Guitar” e “Feelers” dove sembra di sentire le epilessi notturne dei mai troppo rimpianti New Wet Kojak, mentre in “Let Him Be” sono i Fugazi di “End Hits” a rifarsi vivi. Insomma, con questi Young Widows i segnali sono ormai palesi: basta con gli anni 80, ci si prepari al revival dei 90. Portate le barelle e riaprite i manicomi. www.YOUNGWIDOWS.net www.myspace.com/youngwidows