Yundi Li è il più giovane pianista nella storia ad aver vinto (nel 2000, ad appena diciotto anni) lo "Chopin" di Varsavia, il più importante concorso pianistico internazionale. Da allora è cresciuta a macchia d'olio la cerchia dei fedeli ammiratori che seguono le sue apparizioni nelle più importanti sale concertistiche in Europa, America e Asia e le sue incisioni discografiche.
Ha studiato in Cina e in Germania ed ora è tornato in patria. In Cina è una star amatissima e in tutto il mondo è considerato l'anti Lang Lang. Sono i due più famosi musicisti cinesi ma sono molto diversi, sia come persone che come artisti: più introverso Yundi Li, più mediatico Lang Lang. Nelle loro interviste i due si sono scambiati reciproci complimenti ma anche battute polemiche.
Si occupa di varie iniziative di carattere umanitario. E' ambasciatore della Croce Rossa Cinese e ambasciatore per l'ambiente della sua città natale, Chongquing. Inoltre è molto coinvolto nella promozione della musica classica in un contesto educativo ed è uno dei pionieri dell'educazione musicale in Cina, dove il suo successo ha spinto milioni di bambini a studiare il piano.
Per le sue interpretazioni di Chopin Yundi Li è stato insignito dal governo polacco della Medaglia per Meriti Culturali "Gloria Artis". Nel 2010 è stato invitato a suonare nel Teatro dell'Opera Nazionale di Varsavia per le celebrazioni del bicentenario di Chopin.
Incide per Deutsche Grammophon ed EMI Classics. Lo scorso autunno è uscita il suo cd con i Preludi di Chopin e proprio in questi giorni è in distribuzione un altro suo cd dedicato al compositore polacco. Le sue incisioni dedicate a Beethoven, Schumann, Ravel, Prokofiev e Liszt dimostrano l'ampiezza de suoi interessi artistici, che abbracciano tutta la grande musica per pianoforte. Il suo cd dedicato a Prokofiev e Ravel con i Berliner Philharmoniker (è stato il primo pianista cinese a registrare con la più illustre orchestra tedesca) è stato segnalato nel 2007 come "Best CD of the Year" dal New York Times (Li aveva avuto questo riconoscimento anche nel 2003) e "Editor's Choice" del mensile Gramophone.