ci colpisce anche qui la copertina, ispirata (probabilmente) ad un poster di guitar world di qualche anno fa (a sua volta ispirata alla arcinota copertina dei Beatles). Zap è un gruppo ed un singolo artista, un abile musicista in cerca di se stesso. Il paragone per presentarvelo è il parroco Manson (reverendo, nuz, reverendo!) sia nel look, sia nella voce, veramente somigliante. Tant'è che, per gioco, mentre ascoltavo il cd in macchina dicevo agli amici "ohi, senti che me so' scaricato! il nuovo di Marilyn Manson!" e loro: "ma che cazzo s'è messo a fare? bha è proprio finito"... Questa citazione non è per denigrare il caro Zap, ma è un commento della gente comune. Zap come vi dicevo prima, è combattuto: nel suo background ci sono lo studio della chitarra in maniera metalvirtuosistica, i Queen (con cui c'è rimasto sotto) ed, ovviamente, il Manson tributato più volte. Io credo molto in questo ragazzo, anche se, alla fine, questo disco mi fa cacare! (senza offesa) Tecnicamente c'è: sa usare bene il cubase e suonare gli strumenti. Dal punto di vista della composizione, invece, c'è un copia-copia degli idoli citati prima e questo è un peccato... e mi fa girare i coglioni, perché potrebbe veramente fare qualcosa di valido. Non so cosa sia meglio... probabilmente allontanarsi da tante fioriture barocche per abbracciare la strada del minimalismo e della ricerca di uno stile più personale. Cazzarola! Ci sono molte influenze dal goth classico al metal ignorante, ma manca l'amalgama del tutto: restano capitoli separati senza un chiaro ordine logico (oltre quello del compiacimento personale per aver seguito le orme dei propri eroi) ed un idea personale. Capire il limite raggiunto può aiutare a superarlo. www.zap-online.com