ZOOT WOMAN Living in a magazine Spira forte il vento degli anni Ottanta nei laboratori pop d'oltremanica, di questi tempi. Si prenda il disco degli Zoot Woman, estemporanea divagazione da Les Rhytmes Digitales del "falso francese" Jacques Lu Cont (alias Stuart Price), qui in trio con i fratelli Blakey, Adam e John. Comin cia che pare un'apologia di Hall & Oates: Automatic suona proprio in quel modo li. E suggestioni simili aleggiano pure in You and I e Holiday home, altri pezzi forti della raccolta, mentre Losing sight รจ l'eccezione acustica in un album prevalentemente elettronico, come dimostrano la versione un po' legnosa, a dire il vero - di The model dei Kraftwerk ed episodi quali Information first e Jessie, entrambi riecheggianti gli Human League di Dare.