Frank Wiedemann e Kristian Beyer, duo di dj producer trentenni più noti grazie allo pseudonimo di Âme (anima secondo la lingua francese), sono gli artefici di un linguaggio sonoro in grado di far breccia tra i clubbers di tutto il mondo. Gettando un ponte tra le tradizioni musicali di Detroit, Chicago, New York, Berlino e Parigi, gli Âme conquistano trasversalmente le scene internazionali, muovendosi con rara disinvoltura tra la crème della deep house, gli agitatori dell’ondata minimale e i protagonisti del broken beat. L’incontro tra i due avviene nel 2000 presso il negozio di dischi di Kristian, da lungo tempo appassionato del sound di Moodymann, Carl Craig dei Blaze e dei Metro Area, mentre Frank vanta tra i suoi favoriti Chateau Flight, John Tejada, IG Culture e Jazzanova. Come produttori debuttano nel 2002 sulla Sonar Kollektiv di Berlino; nel 2004 pubblicano il loro primo, album “Ame”, un concentrato di brani immediatamente fruibili senza per questo mancare di profondità e carattere, che li afferma come una delle più interessanti rivelazioni nel panorama della club culture internazionale. Poi arriva un uragano dal nome “Rej”, un singolo da brivido che emoziona i dancefloor dei cinque continenti, acclamato unanimemente come nuovo classico della musica elettronica. Gli ultimi lavori tra cui “Where We At?”, un EP prodotto insieme al geniale Henrik Schwarz e a Dixon del collettivo Jazzanova, ed un pugno di remix per la Buzzin’ Fly di Ben Watt, Joey Negro, Roy Ayers, Stefan Goldmann e MR. V, confermano le migliori aspettavive e spalancano le porte del successo alla loro personale label Innervisions. Il set di Âme viaggia senza sosta tra armoniosa techno ed intrigante deep house, offrendo, disco dopo disco, un differente scenario sonoro, generato da una medesima, intensa, carica emotiva.