Trucco marcato, fascino ambiguo ed uno stile sempre aperto a nuove esperienze. A cinquant'anni suonati, Boy George si conferma l'agit-prop che ha sovvertito i canoni dell'immagine british. Dalla fine dei '90 affianca all'attività di musicista – l'ultimo album solista, “Ordinary Alien”, è del 2010 – quella di Dj, con risultati altrettanto positivi. La Bibbia del genere, Dj Magazine, lo ha inserito nella top 100 mondiale, mentre i suoi set risuonano nelle dancehall di Amsterdam, Berlino, Ibiza, Parigi, New York... Mai la stessa scaletta, ovviamente. In consolle l'artista britannico attinge ad un repertorio vastissimo, che va dalla house degli esordi alla techno, dai ritmi ipnotici del dub alle ultime derivazioni dell'elettronica: trance, 2step, chill out... Non mancano parentesi pop, qualche inevitabile auto-citazione e campionamenti da Deep Purple, Fleetwood Mac e altri mostri sacri. In sostanza, uno show tra i più originali e alternativi della dance di oggi. Mentre, è bene ricordarlo, fervono i preparativi per la reunion dei Culture Club, annunciata dallo stesso Boy George per il 2012. www.boygeorgeuk.com www.facebook.com/boygeorgeofficial