Da sempre considerato uno dei veri fuoriclasse della scena techno internazionale, Carl Cox ha attraversato da protagonista assoluto la storia della musica dance degli ultimi 25 anni, dalla disco all'hip hop, dall'esplosione house al fenomeno rave della fine degli anni '80 fino all'era dei dj superstar globali e all'imporsi di una cultura techno underground, mantenendo costantemente un ruolo di primo piano. Anche per questo le sue scelte musicali testimoniano di un eclettismo e di una visione globale che spesso lo portano ad inserimenti impensati durante i suoi set a base di “hard techno”. Non a caso la sua popolarità nel mondo è immensa nonostante il suo suono sia più intenso e duro rispetto a quello di colleghi inglesi come Oakenfold, Sasha o Digweed. Nato a Manchester nel 1962, da genitori originari delle Barbados, Cox ha iniziato a cimentarsi come dj alla tenera età di 8 anni, in occasione di feste in famiglia. Dopo aver preso confidenza con i vecchi 45 giri soul, acquistò il primo paio di giradischi professionali a 15 anni, e il resto è storia. Trasferitosi a Brighton nel 1986, la sua reputazione cresce improvvisamente durante l'esplosione acid house del 1988-89; Cox suona alla serata inaugurale di Shoom, uno dei club fondamentali della rivoluzione house britannica (così come Land of Oz e Spectrum). Poco dopo, davanti a 15.000 persone nell'evento all'aperto Sunrise, nel 1989 Cox è il primo dj ad esibirsi con tre piatti, e la sua tecnica lo impone da allora come uno dei migliori dj in circolazione. Dopo aver pubblicato alcuni singoli per la Perfecto Records di Paul Oakenfold, Cox fonda la sua prima etichetta discografica (Worldwide Ultimatum), alla quale seguiranno la Intec, che si specializzerà in techno underground, con artisti come Deetron, Oxia, Valentino Kanzyani, Tomaz e Trevor Rockcliffe, e la più recente 23rd Century. Oltre alle numerose uscite su singolo e alle compilation, Cox ha anche firmato tre album di materiale proprio: “At the End of the Cliché” (1996), “Phuture 2000” (1999) e “The Second Sign” (2005). Carl inoltre realizza uno show radiofonico settimanale, che viene trasmesso in syndication per una rete di emittenti sparse per tutto il mondo (dagli USA alla Cina, dall'Argentina ad Istanbul) e raggiunge circa 10 milioni di ascoltatori. Oggi residente in Australia, Carl continua ad essere l'instancabile globetrotter di sempre, con un calendario proverbialmente affollatissimo per i prossimi mesi, che prevedono tra l'altro la partecipazione al Coachella Festival negli States, un lungo tour europeo e una nuova estate allo Space di Ibiza. Il suo tour italiano 2006 non poteva mancare l'appuntamento con Xplosiva a Torino, per un dj set che si preannuncia irresistibile! www.carlcox.com www.myspace.com/djcarlcox