Craig comincia il suo percorso nel 1989 a Detroit, la città dei motori e della techno, lavorando al fianco di un padre assoluto di quella scena, Derrick May. Sin dall’inizio pur conservando una forte impronta dance, il produttore va in cerca di una propria personale strada, facendosi ispirare da diversi stimoli artistici che vanno dal funk al jazz al soul, fino alle colonne sonore di Ennio Morricone.
Dopo alcune produzioni licenziate con gli pseudonimi di Psiche, 69 e Paperclip People, produce nel 1994 un apprezzatissimo remix di God di Tori Amos, che lo porta presto al contratto con la Mute, che ne produce il fantastico album “Landcruising” nel 1995, uscito con il suo nome. Il successo è planetario, il successivo storico lavoro “More Songs About Food And Revolutionary Art”, del 1997, edito dalla Planet E, l'etichetta da lui fondata, supera l’esordio. In quegli stessi anni ha inizio l’avventura con la Innerzone Orchestra, che si avvale dello straordinario apporto di artisti come Richie Hawtin Matt Chicoine e dei jazzisti Paul Randolph, Francisco Mora e Craig Taborn. Un ensamble unico, che, guidato dal genio indiscusso di Carl Craig, ha saputo fondere elementi di hip hop, dance, jazz ed ambient, in un qualcosa di differente e sorprendente. Il risultato è il sublime album “Programmed”, uscito nel 1999 per la Talkin' Loud di Gilles Peterson.
Nel 2007 viene nominato ai Grammy per il remix di “Like a child” dei Junior boys, l’anno successivo si avvicina alla musica classica con Re-composed, che esce per la prestigiosa etichetta di musica sinfonica Deutsche Grammophon, in cui, con la collaborazione di Moritz Von Oswald, si cimenta nel reinterpretare il repertorio classico di Maurice Ravel e Modest Mussorgsky in chiave elettronica. Un percorso di ricerca che abbatte i muri dei generi approfondito e sviluppato nel nuovo, straordinario album “Versus” uscito a maggio 2017 con la collaborazione di Francesco Tristano, l’orchestra Les Siècles, diretta da Francois Xavier Roth e Moritz Von Oswald.