Il suono più tradizionale dell’Africa nera, le evoluzioni della musica afroamericana e la ricerca in ambito elettronico dal suono cupo, sciamanico e groovy allo stesso tempo sono gli elementi di base che hanno dato vita all’album Black Noise 2084 di Khalab, uno degli artisti più interessanti del panorama internazionale dedicato all'afrofuturismo, qui in collaborazione con più musicisti come Shabaka Huntchings, Moses Boyd, Tamar “the collocutor” Osborn, il maestro Gabin Dabyré, la poetessa Californiana Teenesha The Wordsmith, Tommaso Cappellato e Clap! Clap!. Lo spettacolo è pensato da Khalab come celebrazione della storia, rappresentata da quella, eterna, di Roma e da quella millenaria delle opere esposte nel Museo.