l suo nome è già tutto un programma. Devious One, cosiÌ€ si legge DVS1, al secolo Zak Khutoretsky, ha sempre preferito deviare verso la qualità piuttosto che perseguire la strada maestra del mainstream. Un percorso che è iniziato nella New York dei primi anni 90 e dai suoni acidi di quel periodo si è evoluto in complesse e profonde ritmiche techno dall'alto contenuto emozionale. Profondo conoscitore musicale (la sua collezione di vinili conta più di 10mila dischi) ed ex tecnico del suono (esperienza dalla quale deriva probabilmente il suo purismo sonoro), DVS1 ha dovuto comunque spingersi fno al Berghain di Berlino per trovare un pubblico che lo comprendesse a pieno e un'etichetta - la Klockworks di Ben Klock, nel 2009 - che lo lanciasse nell'empireo della techno, prima ancora delle pubblicazione con Transmat MS e per la sua propria Hush. Oggi DVS1 è un artista completo e apprezzato ovunque