Tra gli interpreti più personali della nuova ondata di producer e dj che stanno rianimando le platee dei dancefloor di mezzo mondo, partendo dall'Italia.
È l'alfiere del nuovo suono italo che proietta nel terzo millennio le idee migliori del secolo scorso aggiungendo nuovi colori, nuove sfumature a un quadro che sembrava già finito, confinato in una dimensione ben precisa.
E invece, Fabrizio Mammarella porta il discorso al livello successivo, tracciando al tempo stesso una linea di continuità con gli anni in cui il dancefloor esplodeva grazie ai Moroder, ai Baldelli, agli Alexander Robotnick, alle discoteche che tra i
'70 e gli '80 risvegliavano l'Italia, che nei '90 incendiarono la riviera romagnola.
Questa è la nuova era, Mammarella il capitano – oltre a una serie di luogotenenti tra cui il romano Rodion, con cui collabora.
Musicista in Clap Rules e nel progetto Telespazio,
producer in solo e con Lauer nell'associazione a delinquere Black Spuma, discografico (Slow Motion, solo roba italiana, con relativa sub label Wrong Era di più recenti natali; in entrambi i nomi le dichiarazioni di intenti), prima di tutto dj.
In ogni incarnazione, sempre alla base la stessa missione: ridisegnare i confinidella musica dance.