Francisco López è universalmente riconosciuto come una delle figure di spicco della musica sperimentale contemporanea. Nel corso degli ultimi 25 anni ha sviluppato un affascinante universo sonoro, personale ed iconoclasta, basato su un profondo ascolto del mondo. Abbattendo i confini tra i suoni del mondo industriale e quelli delle zone più selvagge del pianeta, muovendosi con passione dai limiti della percezione ai più terrificanti abissi della potenza sonica, López propone un ascolto 'cieco', profondo e trascendentale, tanto libero dagli imperativi della consapevolezza quanto aperto alla sensorialità più intima e all'espansione spirituale. López ha realizzato centinaia di concerti, progetti con field recordings e installazioni sonore in 50 paesi di 5 continenti. La sua estesa discografia è stata pubblicata da più di 140 etichette discografiche, e per due volte le sue produzioni sono state premiate all'Ars Electronica Festival. Mosso dal desiderio di esplorare minuziosamente "l'universo dei rumori broad-band provenienti dal mondo reale", López crea una musica totale che sorge dall'elaborazione (concettuale e sonora) di registrazioni ambientali. In profondo contrasto con gli assiomi classici dei "paesaggisti sonori" (nonostante il paradossale passato che l'ha visto coinvolto in relazioni con organizzazioni quali l'Environmental Tape Exchange, il World Forum for Acoustic Ecology e il Nature Sounds Society), pur avendo registrato i suoni di tutto il mondo (50 paesi in 5 continenti) López non ha mai avuto come meta il documentario o la mera rappresentazione, ma una prospettiva sonora oggettivamente e drammaticamente opposta. L'evoluzione della sua estetica (e la base concettuale di essa) è un processo continuo di raffinazione verso un estremo purismo musicale, con un volontario e forzato rifiuto di ogni elemento visuale, procedurale, relazionale, semantico, funzionale o virtuosistico. E'pura essenza musicale capace di sintetizzare i più profondi e terribili abissi della potenza - sonora - della natura con suoni ai limiti dell'udibile: un territorio dove la percezione acustica e il potere della musica - qui messa a nudo - possono essere riscoperti. Il mondo sonoro che López propone è fatto di figure irrisolte: obbliga a immergersi e cercare, esaltando l'idea creativa di una "belle confusion".