Nel corso degli ultimi due anni, Lee Curtiss si è fatto un nome creando tracce dance squisitamente profonde ed emotive, che pulsano di vita, sesso e umorismo e che includono svariate influenze e generi, senza appartenere in particolare a nessuno di questi. Con le sue spalle larghe, e anche per il suo sorriso ed il sottile senso dell'umorismo, Lee potrebbe sembrare un boscaiolo del Midwest, ma ha orecchio, e questo è lampante. Lee Curtiss è eccentrico, originale, un innovatore, un veterano decennale nella scena della musica elettronica. L'amore per il suo mestiere traspare dalle sue tracce in ogni battito e brivido. Dal remix di "Good Voodoo" di Kiki come Visionquest, indicato da molti come un grande successo underground, al Black Door EP su Spectral, techno "Tune of the Month" nell'ottobre 2009 per Mixmag, Lee ha un'abilità innata nel creare tracce che supereranno il test del tempo. Lee è cresciuto nel Michigan occidentale e poi si è trasferito a Detroit, vivendo il passaggio dalla chitarra ai giradischi e dai concerti ai party underground, esperienze condivise con molti altri ragazzini della cosiddetta "rivoluzione della musica elettronica". Le cose in comune finiscono qui. Lee dimostrò subito un'inclinazione e una passione per la dance music che trasferì il suo amore per Prince, Quincy Jones e la buona vecchia disco underground in produzioni e in uno stile nel DJing riconosciuto per la sensualità e la scioltezza. Di recente tornato a Detroit dopo un periodo di tempo passato a Berlino, dove ha sviluppato idee vivendo con i suoi amici e complici Seth Troxler, Ryan Crosson e Shaun Reeves. Lee continua a far uscire dischi e remix su label come Spectral Sound, Get Physical, Dumb-Unit, Wolf+Lamb, Esperanza e Mothership, esibendosi in tutto il mondo. I tour di Lee sono sbarcati in alcune delle più importanti istituzioni del clubbing come il Fabric (Londra), Watergate (Berlino), City Fox (Zurigo), Kiss Klub (Norimberga) e al Bloc Weekend Festival in UK. Ha fatto esplodere i "Toilets" nell'East London per Kubicle, supportato gli amici di vecchia data Wolf+Lamb a Parigi e portato la sua "techno funk libidinosa", come descritta da Resident Advisor, a Bristol, Leeds, Cardiff e Aberdeen. Il debutto live di Lee al Fabric è stato accolto con apprezzamento collettivo e Matthew Dear rimase così impressionato dal suo live show al party Spectral del Miami WMC, da invitarlo immediatamente ad unirsi a lui come rappresentante live della Spectral Sound, così da esibirsi in tour al fianco di Matt nei mesi a venire. A giugno 2010 Lee è pronto per svettare nella charts con l'EP 'Love In The Key of Freak' su Get Physical e con 'I Can Hear You Arthur', il suo tributo a Arthur Russel sulla Supplemental Facts di Guy Gerber. Ultima sua uscita su vinile, il singolo "Candy" su Culprit featuring Matt Tolfrey. www.facebook.com/leecurtissofficial www.myspace.com/leecurtiss2