Mount Kimbie giocano un ruolo centrale nella ridefinizione stessa della musica elettronica,, a inseguire trend e attitudini per inserirsi e dire la loro all'interno di generi ed estetiche codificate. Per Dominic Maker e Kai Campos il discorso è sempre stato così sin dall'inizio, tanto che ogni definizione data sin dai tempi dei primi Ep difficilmente riusciva a catturare lo spirito alla base del suono escogitato dai due.
“Love What Survives”, ottimamente recensito con 4 stelle da The Guardian e Best New Music su Pitchfork, ribadisce come per il duo il cambiamento e il ripudio di ogni forma di categorizzazione diretta siano l'effettivo marchio di fabbrica.
Non più chitarre ed elettroacustica, a inquadrare le atmosfere e il sound del terzo full- length del combo inglese concorrono batterie vigorose, bassi agili e sinuosi, pattern ritmici rutilanti e collaborazioni vocali dalla grande eterogeneità, per una sorta di rivisitazione in chiave “art-tronica” della lunghissima stagione wave inglese e del kraut-rock, con tutte le sfumature e le intersezioni che questo incontro può assumere.