Fenomeno di culto tra i festival e i club degli ultimi anni, che però suonano Acid house, quella delle radici, nella maniera più pura e radicale, con le macchine analogiche originali con cui esplose nel biennio ’88-’89.
Un culto trasversale tra le orecchie che invece di solito si dividono tra Londra, Berlino, Detroit o Ibiza grazie alla purezza che sprigionano: la loro etichetta pubblica solo i loro dischi, solo in vinile, senza promo, senza foto né interviste, senza remix né lincenze esterne, senza cd né mp3, senza il supporto della critica che preferisce le avanguardie sonore, senza Boiler Room.Li trovi suonare sul Tropic Disco Sound System, come quegli impianti dove il genere Acid ‘dubby’ House è nato e cresciuto, dove le frequenze basse e analogiche della 303 funzionano alla perfezione per l’esperienza più diretta, grezza ed energetica che questi suoni continuano a dare.