Un tempo erano i Vex'd, Roly Porter ne era una delle due metà. Un progetto circondato da un alone di rispetto che è quasi leggenda, per il livello supremo a cui aveva portato l'alfabeto dubstep, riempiendolo di intensità ed echi industrial scintillanti come non mai. Poi Roly ha deciso di viaggiare da solo, cercando un itinerario sempre più prezioso e sfaccettato, in grado di andare da Wagner alla musique concrète senza perdere nulla in visionarietà digitale: il tutto in modo assolutamente magistrale.