Rude è la sintesi dell'esperienza e del background artistico di Luca D'Angelo, classe 1972, icona del djing subalpino. La sua svolta verso il professionismo avviene intorno alla seconda metà degli anni '90 iniziando la sua collaborazione con Adogmata, che gli fa assumere un ruolo principale negli eventi Le Voyage, il party che segno con loro i più importanti passi per la musica techno in Italia, genere che agli albori del 2000 contaminerà con l'elettronica e le sue matrici eighties. Proprio grazie a questa contaminazione musicale l'artista ha iniziato a riscuotere consensi con i suoi progetti Pussycat e Rudemates, calcando palchi e consolle dei più prestigiosi clubs, palazzetti e festivals nostrani ed internazionali, tra cui cinque edizioni di Movement e quattro di Kappa FuturFestival, nonchè l'attuale residenza artistica della club night Say Yeah,insieme ad artisti del calibro dei The Chemical Brothers, Underworld, Deadmau5, The Bloody Beetroots, Fatboy Slim, Kavinsky, Sven Vath, Erol Alkan, Steve Aoki, Vitalic,Blasterjaxx, Carnage solo per citarne alcuni. Il 2015 è stato l'anno delle grandi platee,esibendosi al Reload Music Festival di Torino dopo i Canadesi DVBBS di fronte a 10.000 mila persone, al Varazze Bici Festival di Varazze con un Molo del Surf gremito all'inverosimile (più di 4.000 presenze) e con l'opening act ai Sudafricani Die Antwoord al Kappa FuturFestival di Torino, davanti a 20.000 persone. È direttore artistico della club night Say Yeah e dello show radiofonico M2O Movement, in onda ogni giovedì notte sul network nazionale M2O.