Un passato remoto di drum'n'bass e un paio di svolte importanti culminate in un album sulla lunga distanza destinato a lasciare il segno quest’anno. SBTRKT, freschissimo d’esordio omonimo sotto questo moniker per Young Turks, è l’ultimo uomo mascherato – l’ennesimo – ad entrare prepotente nel continuum dell’Uk Bass. Parliamo ancora una volta di soul in questo presente di speculazioni oltre il dubstep ma, rispetto a Katy B e Jamie Woon, questo producer ha le carte in regola, non solo per sopravvivere all’hype usa e getta dei tabloid inglesi, ma anche di affermarsi come il contraltare perfettamente pop di James Blake. Del resto Jerome è sulla scena da parecchio: con i precedenti eppì (2020 soprattutto) s’era fatto apprezzare per un misto di groove tirati, mood solari e basi in scioltezza 2 step, dubstep. Ancora prima, a suo nome, aveva pubblicato Time To Rearrange per BBE, un lavoro Nu Jazz arricchito di strumentazione da live con tanto di arrangiamenti sinfonici, flavour instrumental hip hop e numerosi featuring al canto. Ora è il suo momento: cavalcare l'onda miscelando tastiere space scazzate alla Space Dimension Controller, adattare il gorgogliate ragga dubstep cartoonesco di Benga (Wildfire con Yukimi), ripescare il 2 step più radiofonico dei 2000 e lo immergerlo in subbassi e spruzzate chiptune (Right Thing To Do, Ready Set Loop), mettere lo sguardo certi Ottanta Mantronix (Pharahos) e condire con gli amati sapori house vecchio stile (Hercules And Love Affair), balearica e oltre. Tutte canzoni cantate...molte potenziali hit. www.sbtrkt.com www.facebook.com/SBTRKT