Attivi già negli anni 80 con una band new romantic chiamata Freur, il duo composto da Karl Hyde, cantante, e Rick Smith alle apparecchiature elettroniche, fu tra i primi a captare le vibrazioni che avrebbero scatenato l'esplosione della nuova dance e furono perciò i primi a mettere a frutto quell'intuizione in un album - Dubnobasswithmyheadman (1993) - che inaugurò il nuovo corso musicale divenendo un classico del genere, così come il successivo The Infants (1996), contenente proprio il brano Born Slippy che sarebbe divenuto l'inno dei rave anni 90. Grazie a questo lavoro dunque la band si è affermata a livello mondiale divenendo un punto di riferimento imprescindibile per la scena elettronica. Da lì in poi gli Underworld hanno costruito una lunga e gloriosa carriera in cui vale la pena ricordare la serie “Riverrun”, un trio di mix e materiali incompiuti scaricabili e modificabili - attestandosi così tra i primi attori della loro scena a tentare di vendere direttamente i propri dischi - l'album Oblivion with Bells uscito nel 2007 e chiaramente l'ultimo lavoro Barking che ha visto la luce alla fine del 2010 dopo tre anni di silenzio. “Barking” è il primo album degli Underworld prodotto con la collaborazione di un brillante cast di artisti tra cui Dubfire, Mark Knight, D. Ramirez, Paul Van Dyk. Tutte le tracce sono state scritte dal duo nel loro studio dell'Essex, prima di essere modellate dalla creatività e dallo stile di alcuni dei più grandi esponenti della scena Dance mondiale. Il suono tuttavia è inconfondibilmente quello degli Underworld: dai bassi profondi, alle le voci leggere come un sussurro, sino ai frizzanti colpi di piatti che scandiscono il passo. Suoni elettronici che avvolgono naturalmente tutte le canzoni; testi a flusso di coscienza che creano immagini indelebili nella mente; un mix perfettamente bilanciato di melodia e ritmo. Il sesto album degli Underworld è un folgorante ritorno alla forma READ MORE: www.underworldlive.com