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FESTIVAL DI MUSICA POPOLARE FORLIMPOPOLI

FESTIVAL DI MUSICA POPOLARE•FORLIMPOPOLI•FC•INFO: 338/3473990 • musicapopolare@alice.it •www.musicapopolare.net•www.facebook.com/scuoladimusicapopolare

La nuova edizione del Festival di Musica Popolare di Forlimpopoli, ormai parte integrante del Festiva Regionale ENTROTERRE volge uno sguardo a tutto tondo sull’evoluzione degli strumenti a mantici e, in particolare, dell’organetto diatonico, strumento giovane (vedi i natali in Austria intorno al 1830) che grazie alla sua estrema semplicità e versatilità ha saputo conquistare, in pochi anni, una parte da assoluto protagonista nelle musiche popolare di tutta Europa e di buona parte del mondo occidentale.
 
E’ indubbio che quando Frampul mosse i primi passi, a metà degli anni ottanta, nel costruirsi la strada per diventare poi una delle capitali della musica popolare, il fascino dei mantici ci avvolse subito. Certo ciò non accadeva a caso: il terreno fertile era stato concimato da cent’anni di tradizione ballerina dei romagnoli, dove, dalle aie alle balere, la fisarmonica l’aveva sempre fatta da padrona. Del resto chi di noi non ha visto foto o filmati di centinaia di emigranti italiani (quando eravamo noi i migranti di massa) fermi ad aspettare i treni per la Germania, la Svizzera, il Belgio o nei porti per le Americhe, seduti sulla propria fisarmonica?
Fu così che nel delineare i programmi dei corsi della scuola, si portò l’attenzione soprattutto sull’organetto, la piccola fisarmonica diatonica, che nella nostra zona era caduta in disuso, e del resto, della grande fisarmonica cromatica era il progenitore, la nonna. Tutti allora conoscevano la fisarmonica, ma pochissimi l’organetto, senza sapere che lei non sarebbe esistita se non ci fosse stato prima lui.
Nell’ organico della scuola forlimpopolese fu subito introdotto Riccardo Tesi, che allora era un protagonista della riscoperta e rilancio dello strumento.
In pochi anni a Forlimpopoli arrivarono illustri protagonisti del folk revival di allora con in braccio i propri organetti. Ricordiamo con affetto i grandi Marc Perrone dalla Francia, John Kirkpatrick dall’ Inghilterra, Kepa Junkera dai paesi baschi e i tanti organettisti venuti a Forlimpopoli dall’ Italia centrale e meridionale, dove lo strumento, era ancora un protagonista delle feste di piazza.
Il cugino d’oltre oceano, il bandoneon, più conosciuto grazie alla celebrità di Astor Piazzolla, fu affidato, negli anni a seguire, alla competenza e ineguagliabile bravura di Ector Ulises Passarella, data la fortuna di averlo qui in Romagna.
Certamente le grandi fisarmoniche cromatiche, magistralmente suonate in Romagna in decine di orchestre, non potevano essere accantonate, ma c’era bisogno di interpreti eclettici, che non fossero fossilizzati solo nella continua rielaborazione ed evoluzione del liscio. Fu così che per diversi anni Forlimpopoli ospitò insegnanti come Simone Zanchini (tra i più importanti compositori per fisarmonica esistenti) e concertisti come Jean-Louis Matinier. Il panorama di organettisti, bandoneonisti e fisarmonicisti che si sono alternati sui palchi della Forlimpopoli didattica e da spettacolo (corsi, stage, festival, concerti) è sconfinato e sarebbe inutile scrivere decine e decine di nomi. Ma la cosa più importante non è questa, è che altissimo è stato il numero degli allievi che hanno formato un autentico nuovo popolo di organettisti. Decine e decine di ragazzi, persone di mezza età e attempati, si spostano sempre più frequentemente con le loro valigette sottobraccio riconoscibili da un chilometro; e noi stessi ci meravigliamo nel vedere spessissimo nuovi suonatori che tirano fuori l’organetto e suonano, ragazzi (e molte ragazze) che neppure noi prima conoscevamo. Una riflessione però è doverosa: perché così tanto successo dei mantici nella storia degli strumenti musicali? Un tentativo di risposta pure.
Il meccanismo del mantice è il primissimo in assoluto con il quale il neonato affronta la vita: la respirazione, il sistema polmonare; questo mantice naturale che lavora dentro di te dal primo secondo dopo il parto e ti accompagnerà per tutta la vita. Poi le applicazioni tecnologiche: gli attizzatoi per il camino che ci hanno accompagnato per secoli, i mantici per soffiare sulle forge e sui magli nelle fonderie, fino alle modernissime tecnologie dell’aria compressa.
E nella musica? Dalle guance del suonatore di launeddas, alle sacche delle zampogne ( gli antenati naturali dei mantici veri e propri) agli armonium, alle fisarmoniche, ai monumentali organi a canne delle cattedrali che per secoli sono stati alimentati con enormi mantici.
Ma a monte di tutto ciò, un fremito primordiale: quello del nostro respiro.
 Marco Bartolini, Marco Tadolini
per Scuola di Musica popolare
 
PROGRAMMA

 
 
DOMENICA 20 AGOSTO 2017
Rocca di Bertinoro
 
L’Alba del Festival
Ore 6:19 (al sorgere del sole)
Ingresso €7,00
Colazione offerta a fine concerto
BALLO ALL’ALBA
DIADUIT + ALICE PETRIN (VENETO)
Concerto a Ballo
 
DiaDuit è un quartetto folk veneto. Fondato nel 2009, viene presto premiato come miglior gruppo folk del Nord Est Italia al concorso musicale del Folkest 2010 e ulteriormente gratificato dalla critica nazionale con le recensioni per la pubblicazione del primo lavoro discografico: “A Perdifiato nel Bosco”.
DiaDuit ha portato la propria musica nei più celebri festival italiani dedicati al folk e alla musica acustica, per citarne alcuni: Celtica V. d’Aosta, Folkest, Isola Folk, Novaria, Musica Nelle Aie, Irlanda in Festa al Teatro Geox di Padova, Celtival, Dolomiti Senza Confini, Oltre le Vette, Arte Imperina, Festival Internazionale della Zampogna in Molise…
Tra i tre vincitori del Trentino Girofolk 2014, negli anni il quartetto ha proposto diversi repertori, tra cui il concerto a ballo, un’antologia di musica di varie etnie, un apprezzato concerto di Natale insieme alla pianista e cantante Maria Canton ed anche un repertorio di rivisitazione di successi pop internazionali riarrangiati e riproposti in stile DiaDuit.
A Bertinoro, nella magica atmosfera della corte della Rocca del barbarossa, giusto al levarsi del sole, presenteranno alcuni brani frutto della Residenza artistica svolta nell’ambito del progetto di residenza Artistica “SVEZIA – ROMAGNA – ITALIA. UN VIAGGIO “LISCIO” COME L’OLIO” ed altri tratti da “Aquiloni”, ultimo lavoro discografico del gruppo per una esperienza di ballo all’alba indimenticabile
Con il supporto del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”
 
 
GIOVEDì 24 AGOSTO
ROCCA DI FORLIMPOPOLI
ore 21,15
Ingresso Interi €5,50 Ridotti €3,50
Aspettando il Festival al Cinema
Come oramai da tradizione, il Festival di Musica Popolare propone una programmazione cinematografica di film scelti sulla base del tema del festival stesso e/o ispirati da un’importante impronta musicale.
 
YO-YO MA E I MUSICISTI DELLA VIA DELLA SETA
REGIA: Morgan Neville – DOCUMENTARIO – Anno 2016 – 95 min
Il potere universale della musica: un percorso che unisce i popoli oltre i limiti geografici, una strada che collega tutti i Paesi del mondo, come una moderna Via della Seta. Il Silk Road Ensemble, il gruppo di musicisti e artisti fondato dal leggendario violoncellista Yo-Yo Ma, nasce proprio per esplorare questo potere che travalica ogni confine. Morgan Neville segue i pellegrinaggi di alcuni di questi artisti dando vita a un’intensa cronaca personale di talento e passione.
 
Ore 22:00
Giardini Scuole De Amicis
Via Ghinozzi, 3 Forlimpopoli
Forlimpopoli
Ingresso: €5,00
 
In Collaborazione con LiUcciFestival e Mei
Esibizione del gruppo vincitore del
PREMIO SPECIALE SCUOLA DI MUSICA POPOLARE selezionati fra i partecipanti al IL PREMIO NAZIONALE FOLK NUOVE GENERAZIONI organizzato da LI UCCI FESTIVAL, MEI, SCUOLA DI MUSICA POPOLARE di Forlimpopoli in collaborazione con Musica Nelle Aie (Castel Raniero –Ra-), Umbria Folk Festival (Orvieto –Tr-), Taranta Sicily Fest (Scicli –Rg-), Ande Bali e Cante (Rovigo –Ro-)
Ceramica artistica realizzata ed offerta da
STUDIO AD di Angeliki Drossaki
Corso G. Mazzini, 95, 47121 Forlì FC
 DIADUIT+ ALICE PETRIN (VENETO)
Concerto a Ballo
DiaDuit è un quartetto folk veneto. Fondato nel 2009, viene presto premiato come miglior gruppo folk del Nord Est Italia al concorso musicale del Folkest 2010 e ulteriormente gratificato dalla critica nazionale con le recensioni per la pubblicazione del primo lavoro discografico: “A Perdifiato nel Bosco”.
DiaDuit ha portato la propria musica nei più celebri festival italiani dedicati al folk e alla musica acustica, per citarne alcuni: Celtica V. d’Aosta, Folkest, Isola Folk, Novaria, Musica Nelle Aie, Irlanda in Festa al Teatro Geox di Padova, Celtival, Dolomiti Senza Confini, Oltre le Vette, Arte Imperina, Festival Internazionale della Zampogna in Molise…
Tra i tre vincitori del Trentino Girofolk 2014, negli anni il quartetto ha proposto diversi repertori, tra cui il concerto a ballo, un’antologia di musica di varie etnie, un apprezzato concerto di Natale insieme alla pianista e cantante Maria Canton ed anche un repertorio di rivisitazione di successi pop internazionali riarrangiati e riproposti in stile DiaDuit.
Residenza artistica svolta nell’ambito del progetto SVEZIA – ROMAGNA – ITALIA. UN VIAGGIO “LISCIO” COME L’OLIO ed altri tratti da “Aquiloni”, ultimo lavoro discografico del gruppo per una esperienza di ballo all’alba indimenticabile
Con il supporto del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”
 
VENERDì 25 AGOSTO
ROCCA DI FORLIMPOPOLI
alle ore 21,00
Ingresso Interi €10,00 Ridotti €8,00 Abbonamento 2 Serate 25/26 Agosto €15,00
Filippo Gambetta presenta “Otto Baffi”
nuove musiche per organetto a due file / otto bassi
 
FILIPPO GAMBETTA (organetto diatonico), SERGIO CAPUTO (violino) e CARMELO RUSSO (chitarra classica) presentano Otto Baffi, album vincitore del Premio Città di Loano come miglior disco di musica tradizionale, caratterizzato da ritmi e timbri variegati e perlopiù legato al repertorio da ballo tradizionale europeo. Il trio presenta nuove melodie e temi tradizionali riarrangiati, in un concerto da ascoltare e da danzare, tra valzer, polche, mazurche, bourrée, gighe e scottish, ed è nato dall’incontro di tre artisti accomunati dalla passione per le musiche di tradizione ma anche dalla scrittura di musiche nuove, ad esse ispirate. Otto Baffi è stato presentato dalle più importanti emittenti radiofoniche europee come ORF (AT), SRF (CH), RAI (I), YLE (FIN), BBC (UK).
 
“Dodici capitoli di idee, che assommano creatività, metabolizzazione di tanta musica ascoltata, tecnica posta al servizio della melodia e dell’immediatezza, disinvolta abilità strumentale di un artista a cui nulla è precluso. “Otto baffi” è un viaggio che una volta finito si ha subito voglia di rifare”
(BlogFoolk – Ciro de Rosa)
 
Ore 22:00
BEVANO EST (Italia)
Capitanato dall’organettista Stefano CIUMA Del Vecchio, già allievo di Riccardo Tesi, considerato uno dei più valenti organettisti italiani formatosi alla Scuola di musica popolare di Forlimpopoli, il gruppo Bevano Est si forma nel 1991 all’interno della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli come progetto di studio della musica popolare condotto dal maestro Riccardo Tesi: nasce così un metodo di lavoro che fonda insieme generi musicali e ritmi dallo stile diverso ed originale.
La musica dei Bevano Est è una mescolanza di nuovo e di antico, di tradizione e di innovazione: dalla tradizione popolare contadina, al jazz, al tango, alle melodie dai sapori mediterranei. La loro musica coinvolge e fa sognare l’anima.
 
Stefano Delvecchio: organetto diatonico, voce
Davide Castiglia: violino
Giampiero Cignani: clarinetti
Giulio Cantore: chitarra
 
 
 
SABATO 26 AGOSTO
ROCCA DI FORLIMPOPOLI
Ingresso Interi €10,00 Ridotti €8,00 Abbonamento 2 Serate 25+26 Agosto €15,00
Ore 20:00
Teatro Verdi
Proiezione di LINO E PRIMO
Di Emilio Tremolada
Lino e Primo è un film documentario realizzato da Emilio Tremolada tra la primavera del 2014 e l’estate 2016.
Racconta la storia di due anziani suonatori di fisarmonica Lino Giovannardi e Primo Panzacchi che nella loro diversità sono simbolo e punto di incontro attorno alla musica e al ballo, di una intera comunità in alta Valle del Savena nei comuni di Monghidoro, Loiano e Monzuno. Il racconto inizia con la liberazione di Monghidoro il 2 ottobre 1944 e attraverso le diverse vicende personali di Lino e Primo e di molti altri suonatori testimonia la presenza e l’importanza della musica e del ballo nel vissuto di questa comunità toccando i cambiamenti nel mondo rurale dell’Appennino bolognese
Principali interpreti, Lino Giovannardi (Galinino), Primo Panzacchi (Primétt) e con testimonianze di: Amedeo Verzelli, Maria Francia, Luciana Giovannardi, Luciano Panzacchi, Ferruccio Fanti, Domenico Salomoni, Tina Bigondi Monari, Maria Carrugi, Bruno Zanella, Franco Benni, Giovanni Nedo Domenicali, Placida Staro, Vittoria Comellini, Dante Santi, Arrigo Montanari, Carlo Campelli Rossi, Marino Lorenzini, Carolina Conventi, Arduina Minarini, Elisa Lorenzini, Davide Dobrilla, Maria Claudia Lorenzini, Daniele Marchi, Vittorio Gamberini, Renato Tattini, Marcello Minarini, Elena Ferretti, Giorgio Polmoni, Carlo Gironi, Paolo Montanari, Alessandro Calzolari, Luana Bassi, Marco Menichetti, Luna Panzacchi, Michele Buganè, Carlotta Nassetti, Nicola Santi, Filippo Marchioni, Mattia Barci e tanti altri suonatori e ballerini.
Il racconto è accompagnato musicalmente e dai balli registrati durante le feste nei borghi con i Suonatori della Valle del Savena.
Regia Emilio Tremolada
Consulenza Storico Musicale Placida Staro
Con la Collaborazione dell’Associazione Culturale “e bene venga maggio” e del Centro di Ricerca e Documentazione della Cultura Montanara
Durata 87 minuti. Formato 16:9
Produzione Emilio Tremolada/design[in]video © 2017
 
 
Ore 21:30
ACCORDION SAMURAI
Niente di meno che quattro grandi fra i più grandi giocolieri esperti di quella fantastica scatola a bottoni che è l’organetto diatonico. Quattro artisti che, ognuno col proprio stile (trad, folk, ballo liscio, musica irlandese, jazz, musica da film ….) hanno significativamente marcato la storia moderna della fisarmonica diatonica.
Protagonisti che, come i personaggi più amati dell’immaginario collettivo giapponese, hanno saputo unire coraggio e nobiltà di espressione, inventività e melodia, intimità e parossistico invito alla danza. Musicisti dall’impressionante pedigree che, sul palco, assieme, promettono, semplicemente, fuochi d’artificio.
Riccardo TESI (Toscana/Italia)
Markku LEPISTÖ (Finlandia)
David MUNNELLY (Irlanda)
Simone BOTTASSO (Piemonte/Italia)
 
 
 
DURANTE IL FESTIVAL
Forlimpopoli, Centro Culturale Polivalente, Piazza Fratti
26/27/28 agosto dalle 20,00 alle 24,00
 
MOSTRE
 
LA SCUOLA ED IL FESTIVAL DI MUSICA POPOLARE
1986 / 2017 XXXI anni di internazionalismo
a cura di Marco Tadolini
MAF Museo Archeologico Tobia Aldini
Proiezione dei Video:
“La Bottega de Ja’”
Una raccolta di racconti. E questi racconti pero’ sono musica. Improvvisazione. Incontri casuali.
Tutto in una bottega minuscola, la stessa di nonno Ja’. Lo stesso porto di mare.
Qui nasce la musica, pezzo per pezzo. E qui ritorna. Per una riparazione, un consiglio o giusto per una chiaccherata.
In Collaborazione con COSENUDE MEDIA PROJECTS e FISARMONICHE CASTAGNARI
 
WORKSHOP
24/25/26 Agosto 2017
Forlimpopoli – Scuola di Musica Popolare
I Samurai e l’Arte dell’Organetto
con
Riccardo TESI:
L’organetto italiano fra tradizione e innovazione
 
Markku LEPISTO
Traditional and new finnish accordion
Level: medium
To learn some best of the traditional finnish accordion tunes and to explore some new playing techniques with contemporary finnish compositions.
 
David MUNNELLY
Irish music.
Learn to play some traditional Irish dance tunes connected with th island of Ireland and also study the ornaments of the music and see how different it is to music in Europe.
 
Simone Bottasso
L’organetto del futuro: groove e minimalismo
Livello: medio
Come usare il ritmo e le variazioni melodiche per l’arrangiamento e la composizione di “musica groovosa” per organetto.
In pratica quel sound che tutti i compositori, da Stravinsky a Reich, hanno cercato invano per anni, non essendo a conoscenza dell’esistenza dell’organetto
Per info e iscrizioni ai workshop
CLIKKA QUI
 
 
 
METTI IN CIRCOLO CULTURA 2017
In collaborazione con
Cinema Teatro Verdi
ENTROTERRE FESTIVAL
MAF – Museo Archeologico T.Aldini
Fondazione Ravenna Antica
 
PROMOZIONE
METTI IN CIRCOLO CULTURA
 
Acquista un ingresso presso:
Arena Cinema Verdi di Forlimpopoli http://www.cinemaverdi.it/
durante tutta la programmazione dell’Arena e conserva il biglietto.
Presentandolo alla biglietteria dell’ ENTROTERRE Festival e del festival di Musica Popolare, avrai diritto ad un ingresso ridotto
Conserva il biglietto del Festival di Musica popolare, presentandolo alla biglietteria del « Cinema Verdi » di Forlimpopoli avrai diritto ad un ingresso ridotto.
Conserva il biglietto del Festival di Musica popolare , ti darà diritto ad un ingresso ridotto al MAF – Museo Archeologico T.Aldini alla tariffa ridotta di 2€ anzichè 4 € ed ad un ingresso cumulativo ridotto a 5 € anzichè 7 € ai 3 siti gestiti dalla Fondazione Ravenna Antica che si trovano a Ravenna: Domus dei Tappeti di Pietra,Museo del Mosaico TAMO, Cripta Rasponi e Giardini Pensili (per info:www.ravennantica.it)
 
Conserva il biglietto del MAF – Museo Archeologico T.Aldini e dei 3 siti gestiti dalla Fondazione Ravenna Antica che si trovano a Ravenna: Domus dei Tappeti di Pietra,Museo del Mosaico TAMO, Cripta Rasponi e Giardini Pensili (per info:www.ravennantica.it)
Presentandolo alla biglietteria dell’ ENTROTERRE Festival e del festival di Musica Popolare, avrai diritto ad un ingresso ridotto
 
Il Festival di Musica Popolare di Forlimpopoli è organizzato da:
ENTROTERRE Festival
 
Con il Patrocinio ed il Contributo di
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Forlì-Cesena
Comune di Forlimpopoli
In collaborazione con:
Li Ucci Folk Festival
Romagna Musica Soc. Coop.
Scuola Musicale Dante Alighieri di Bertinoro
Direzione artistica: Marco Bartolini e Marco Tadolini per Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli
 
MAF – Museo Archeologico T.Aldini
Fondazione Ravenna Antica
Cinema Teatro “Verdi” Forlimpopoli (Gestione Vitali)
Media partner:
#nuovoMEI2016
LA MUSICA NELLE AIE – CASTEL RANIERO FOLK FESTIVAL
Direzione artistica:
Marco Bartolini
Marco Tadolini
per Scuola di Musica Popolare Forlimpopoli
 
Info e programmi dettagliati: www.musicapopolare.net – www.entroterrefestival.it
e-mail: marcobartolini65@gmail.com
tel: +39 338 3473990 – +39 0543 444621
Skype: musicapopolare

Altre informazioni

Dal 24/08/17 al 26/08/17

Contatti

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