esistevano più negozi di dischi ma solo due tre negozi che ve
ndevano dischi e cd usati mi sono sentito un po
ȍ
sperduto. L
ȍ
idea che il
consumo di musica sia diventato esclusiva del download e di
conseguenza
Ȑ
musica liquida
ȑ
senza più nessun supporto fisico e visivo
mi faceva star male. Non tanto
per il fatto che, giustamente, il mondo cambia e di conseguenz
a cambiano le tecnologie, il modo di vivere e di consumare
, ma perché
la qualità della musica ed anche la sua bellezza fisica, r
appresentata dalle magnifiche cover degli LP e poi nelle m
iniature dei CD si
andava completamente a perdere. Ora la musica, invece di
essere patrimonio qualitativo per tutti diventa patrimo
nio qualitati vo solo
per i collezionisti. Per tutti gli altri c
ȍ
è il download! Addio al suono profondo e pastoso degli analogici
Lp, ora si ascolta con cuffiette
dai telefonini. (comoda, come la filodiffusione!). Tornato
in Europa, dove negozi che vendono dischi ce ne sono ancora, ho
incominciato a fotografare quella bellezza che forse sc
omparirà anche qui. Fotografo le copertine che mi ritornano
alla memoria, ma
anche cover che attirano la mia attenzione. Le fotografo g
uardandole come oggetti dai quali voglio estrarre una belle
zza che va anche
oltre il loro apparire, cerco un taglio, un particolare,
una rifrazione della luce che cambia completamente la cope
rtina stessa
trasformandola in qualcosa di nuovo, da un punto di vista diffe
rente. Essendo all
ȍ
interno di negozi, principalmente l
ȍ
atteggiamento è
quello della foto
Ȑ
rubata
ȑ
come se fossi un paparazzo di copertine di dischi. Cogl
i l
ȍ
attimo e passi ad un altro soggetto.
La maggior parte delle foto di questa mostra sono state
scattate tra febbraio 2012 e aprile 2014. A Parigi, Milano
, Londra, Z urigo,
New York e qualche mercatino
ȑ
(Pierpaolo Pitacco)
L
’
autore
Pierpaolo Pitacco vive e lavora a Parigi e Milano, dov
e è stato al centro, già dalla fine degli anni Settanta,
dei più importanti
avvenimenti editoriali connessi al successo dell
ȍ
Italian Style. Responsabile della realizzazione artistic
a di
Ȑ
Uomo Vogue
Ȑ
dal 1977 al
1979. Nel 1980 partecipa alla realizzazione del progetto edit
oriale della rivista Donna, di cui rimane direttore arti
stico pe r la
pubblicità e le promozioni speciali. Nel 1981 realizza il
progetto grafico della rivista Mondo Uomo di cui rimane D
irettore Artistico
fino al 1988. Dal 1985 al 1987 cura il progetto grafico della n
uova rivista di Architettura e Design
Ȑ
MODO
ȑ
e il progetto grafico
della rivista di tendenze moda
Ȑ
Sportswear International
ȑ
. E
ȍ
poi Direttore Artistico di
Ȑ
Elle Italia
Ȑ
dal 1988 al 1999. Suoi sono i
progetti di
Ȑ
Io Donna
Ȑ
, allegato del Corriere della Sera (1996), di
Ȑ
Cartier Art Magazine
Ȑ
(2002) di Vanity Fair Italia (2003), di
Ȑ
Elle
Russia
Ȑ
(2007), di
Ȑ
Grazia France
Ȑ
(2009). Per citare solo i
principali. Ha lavorato come consulente all
ȍ
immagine delle maggiori aziende italiane e internazionali
interfacciandole con la
pubblicità, la moda, il packaging e il corporate design. 32 pr
emi internazionali e riconoscimenti (specialmente negli Sta
ti Uniti d
ȍ
America), e 23 premi assegnatigli dall
ȍ
Art Director Club Italiano. Nel 2000 viene pubblicato il lib
ro
Ȑ
Stile Italiano: Twenty years
ȍ
graphic design in Italian Fashion
Ȑ
(Lupetti Editore) in due edizioni, italiana e inglese che t
ratta la sua opera fin dalle origini. I suoi
lavori appaiono regolarmente sulle pubblicazioni specializz
ate internazionali. Appassionato e cultore d
ȍ
arte, fotografia e musica, dal
2006 inizia a sviluppare progetti artistici e di design leg
ati alla sua sensibilità per la grafica, il colore, la
contemporaneità.
Attualmente, oltre a seguire le varie attività del suo
studio, è direttore artistico di Rolling Stone Italia.
7. ROSSANO RONCI
MAX CASACCI, SUBSONICA
Dove: Villa Alari Visconti
Quando: sabato 18 dalle 10 alle 22.
domenica 19 dalle 10 alle 19.
La mostra
Esposta per la prima volta, la mostra è un racconto auto
riale che cerca di evidenziare i passaggi di vita di Max
Casacci nel suo
percorso di uomo e genio musicale. Per un tempo lungo e con
respiro ampio l
ȍ
autore ha seguito Max Casacci in tournée con i
Subsonica, nel privato, in sala di registrazione, dietro
le quinte, e ha restituito il ritratto a tutto tondo di
un grande pr otagonista del
panorama musicale con poesia ed empatia. La mostra cerca
, senza pretese, di trovare quelle convergenze che si cr
eano tra le persone
e i luoghi, facendolo in maniera discreta, senza trionfal
ismi, dando spazio solo alla fotografia.
Ȑ
Non ho mai considerato la possibilità di vivere senza musi
ca. Anche quando l'ipotesi di viverci "dentro", sembrava pur
amente
illusoria. È iniziato più o meno verso i 14 anni, ed è ini
ziato perché ho capito che per me c'era un solo modo di st
are al mondo, ed era
quello. Da allora quasi tutte le mie relazioni, peraltro
non semplicissime, con gli altri e con il mondo stes so, s
ono passate attraverso la
musica.
E' una cittadinanza, la musica, non una professione, un abit
o o una religione. E dire che il mio unico vero titolo
di studio sarebbe un
"diploma in arti fotografiche". Ho tradito molto presto
banco ottico e ingranditori per chitarre e amplificator
i. Da allora - e sono
passati più di 30 anni - sento la necessità di scrivere, s
uonare, produrre, registrare, mixare ogni giorno. Non potre
i farlo con un solo
gruppo, sarebbe logorante per tutti. Ma allo stesso tempo
non potrei mai fare a meno di quello che con i Subsonica abbi
amo costruito.
E nemmeno delle sensazioni di quando stai per salire sul p
alco, il buio improvviso, quel boato che riempie orecchie,
cervello, cuore,
anima. Ad aspettarti ci sono persone che ti si consegneranno i
nteramente, le guardi, sono tantissime. Per due ore le vibr
azioni delle
corde degli strumenti, delle corde vocali, delle pelli, de
i coni degli amplificatori, tireranno fuori da loro
gioie/ricordi/frustrazioni/sudore/speranze/ lacrime. Conat
i di vita. E allora semplicemente suoni, cosa che credo
che valga anche per
gli altri, come se fosse per l'ultima volta. Non c'è m
odo migliore di onorare la musica.