PROGRAMMA
venerdì 28 aprile
h 19-23
Ex Forno del Pane (via Don Minzoni, 14)
Dance Like Quagmire
ingresso gratuito
dalle h 23
Link (via Fantoni, 21)
Marcel Dettmann + Dynamo Dreesen
€ 16,50 + tessera Aics
sabato 29 aprile
dalle h 19
Dynamo Velostazione (via dell’Indipendenza, 71/z)
Native + Baffela + Abyssy + Iommi
ingresso gratuito
venerdì 19 maggio
h 19
Parco del Cavaticcio (via Don Minzoni)
Volcov + Nas1 + Frequency Modulation
ingresso gratuito / la serata continua al Cassero dalle h 23
sabato 20 maggio
h 18-23
Parco del Cavaticcio (via Don Minzoni)
Paolo Iocca + BXP + Domani + Marco Unzip
ingresso gratuito
dalle h 24
Link (via Fantoni, 21)
Jeff Mills + Vatican Shadow + M16
ingresso tbd
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LINK press
mob 339 1503608
Label visionarie e passioni esasperate, ipnosi old school e reminiscenze sonore dal futuro. La nuova edizione di Pulse, il minifestival di Led X (Link Electronic Department) conferma una vocazione al confronto tra nuove guardie e saggi eroi del clubbing, raggruppando in quattro serate e cinque diversi luoghi bolognesi alcuni dei migliori progetti dell'elettronica contemporanea nazionale e internazionale.
Si parte venerdì 28 aprile all'Ex Forno del Pane, il bar del MAMbo, con il dj set di Dance Like Quagmire, la label di Simon Monti, Giacomo Albertini, Denis Vesprini che nasce dal concetto di promuovere nuovi artisti tramite la vendita di dischi in vinile in edizione limitata (sempre 300 copie) e non ristampabili.
Dalle h 23 ci si sposta poi al Link per il ritorno di uno dei nomi più importanti della techno di marchio tedesco: Marcel Dettmann. Dalla consolle del Berghain, Dettmann ha forgiato un suono e una visione che non possono prescindere da parole come profondità, ipnosi, tensione e potenza. Ha voluto rompere le regole del presente senza dimenticare il passato, concentrando la sua attenzione sui particolari e sulle sfumature e versando olio di Chicago e di Detroit nel motore marchiato Ostgut Ton, l'etichetta del Berghain che l'ha lanciato nei migliori club d'Europa e alla quale stasera dedica il proprio viaggio ricco di vertigini sonore.
Ad accompagnarlo c’è Andreas Krumm aka Dynamo Dreesen, di origini danesi, fondatore della label Acido Records. Uno che vive sugli Appennini sopra Piacenza promuovendo lavori di artisti ormai veterani come Stinkworks, Luke Eargoggle, 100records, The Healing Force. Produce dischi in vinile veicolati da grandi distributori come Hardwax o Clone per affermare che qualcosa di vero, fisico, tangibile e non virtuale, ha avuto e avrà ancora un senso di esistere. In consolle Dynamo Dreesen è capace di coniugare techno esoterica, ibridazioni jazz poco prevedibili e house esuberante.
La prima parte di Pulse si conclude sabato 29 aprile nella velostazione della città, Dynamo, con Native, alias di Matteo Vicentini, abile selezionatore di vinili e narratore sonoro tra kraut-rock, prog, jazz, dub, disco e afro&blues. Eclettico artista, designer e collezionista di rarità musicali in 12”, è parte integrante del Roots Corte Radisi, collaboratore dell’etichetta Neroli e metà duo Flying Machines (insieme al collega TwICE).
La seconda tranche, inizia venerdì 19 maggio con una serata che inizia nel Parco del Cavaticcio e continua (dalle h 23) al Cassero. Anche in questo caso l’attenzione è sulla new wave del clubbing italiano, di cui degnissimo rappresentante è il veronese Enrico Crivellaro, in arte Volcov, noto anche con il nome di Isoul8. Volcov ha portato le sue eclettiche sessioni da Londra a Tokyo, da Stoccolma ad Amsterdam. Nel 1997 ha fondato l’etichetta Archive Records e nel 2000 la Neroli, con le quali produce moltissimi artisti di spessore internazionale, dai 4Hero a Theo Parrish e Domu, dai Bugz in the Attic a Phil Asher, King Britt e Just One. Le sue radici affondano nella prima drum’n’bass di fine anni ’90 per approdare poi a sonorità broken beat decisamente più morbide: fondatore della crew Garage Paradise e membro di Sounds Familiar, è anche uno dei dj di riferimento del Future Boogie, movimento votato alla riscoperta di quel sound tipico della vecchia scena clubbing newyorkese.
Insieme a lui i local heroes Nas1 (reduci dalla console di Capodanno in piazza Maggiore) e Frequency Modulation.
Infine, sabato 20 maggio con un doppio appuntamento: un concentrato di scena elettronica bolognese al Parco del Cavaticcio con Paolo Iocca, BXP, Domani (progetto di Nema e Massimo Carozzi di ZimmerFrei) e Marco Unzip e una grande festa finale al Link con l’alieno Jeff Mills, Vatican Shadow e M16.
Quella fra Jeff Mills è il Link è una storia d'amore. È difficile ormai tener conto di tutti i bei ricordi che questo grande maestro della techno ha regalato in questi vent'anni di cultura elettronica bolognese. Dai set avanguardisti nell'ex deposito di via Fioravanti passando per il trip audiovisivo che fu il suo Time Tunnel, fino all’ultimo "Exhibitionist 2", il re di Detroit non ha mai smesso di stupire ed emozionare. Il più importante tra i dj e producer della seconda generazione di Detroit torna, quindi, con una delle sue performance inimitabili che uniscono techno, funk e minimalismo con tecnica e gusto sopraffini. Un'altra nuova esperienza caleidoscopica in un mix di elettronica e futuro.
Insieme a Mills, Vatican Shadow, uno dei moniker di Ian Dominick Fernow, noto anche per le sue produzioni noise e sperimentali come Prurient. Il progetto di Vatican Shadow è oggi un punto di riferimento per molti artisti che gravitano nella scena dark techno, post-industrial e noise (tra cui Silent Servant, Youth Code, Tropic Of Cancer). Oltre a produrre molto su cassetta, tra gli aspetti più interessanti che lo riguardano c’è il suo immaginario legato alla lotta al terrorismo, un mix inquietante di fatti di cronaca, terrorismo e fantasiose teorie del complotto globale che si riversa nei titoli dei suoi lavori e in tutto il suo apparato visuale.
Apre il live di M16, progetto elettronico sperimentale di Alessandro Bocci degli Starfuckers.