ROSENGARTEN PLANET
16-17 / 09 / 2016
VIA PIAVE, BOLZANO



PROGRAMMA
16 / 09 / 2016 THE LAUNCH


17.00 – 20.30
WORKSHOP “WANNABE ASTRONAUTS” – VIA PIAVE

17:00 – 20:00
NEL BLU… DIPINTO DI BLU… 
Workshop di cianotipia per bambini dai 6 ai 99 anni a cura di Foto-Forum
 
18:00 – 19:00
TRA LE PIEGHE DELLO SPAZIO
Workshop di origami a cura della cooperativa sociale Clab
 
19:30 – 20:30
GALAXY-GLASSES - GG‘s 
Workshop creativo per curiosi di ogni età a cura del dipartimento di mediazione di Museion

Allestimento a cura di TAMTAM
Costo di partecipazione workshop: 2€


18:00
SALTO “MOONSHOT” TALK – GIARDINO PARKHOTEL LUNA
Un dialogo su innovazione, progettazione e grandi visioni con Vinicio Biasi dell’azienda altoatesina Microgate (www.microgate.it), che dal 2004 ha dato vita a Micro Photon Devices, una compagnia compartecipata dal Politecnico di Milano. Il primo prodotto dello spin-off è un contatore di fotoni, già acquistato da NASA, Hewlett-Packard, Novartis, MIT, con grandissime potenzialità di applicazione nell’ambito delle tecnologie biomedicali, industriali e astronomiche.
17:00 – 23:00
MUSIC ON THE PLANET – VIA PIAVE

17:00 – 20:00 
COUNTDOWN 
Dj set con Dj mam

20:00 – 23:00
LIVE FROM ROSENGARTEN PLANET
Musica live con le band altoatesine 1, 2, 3, Test e London Elephants


17:00 – 23:00 
FOOD + DRINKS – VIA PIAVE 
By Capriz Feinkäserei, LUNAS Restaurant, Cafe Brennpunkt, franz




17 / 09 / 2016 THE LANDING

19:00 – 21:00 
WHERE’S THE PARTY? 
Visual performance a cura di franz e Claudia Gelati

21:00 
AFTER SHOW
Festival Transart Exhibition Inside Lottozero / textile laboratories + Sleep Concert @ Kunsthalle Eurocenter Lana

CONCEPT

PROLOGO
‹‹when I grow up, I want to be an astronaut!››

Dal giorno in cui l’uomo ha iniziato a pensare che lo spazio potesse essere un territorio esplorabile e fisicamente raggiungibile – per migliaia di bambini ovunque nel mondo fare l’astronauta è stato un grande sogno, un desiderio, una visione di sé nel futuro.
Pochi di questi bambini che hanno sognato di viaggiare per le galassie hanno poi realmente trasformato la propria vita in quella di un astronauta, ma quell’ambizione infantile – un po’ folle, visionaria, grandiosa, ricca di prospettive e coraggio -  rimane un tenero ricordo dei tempi magici in cui anche i più incredibili desideri sembravano possibili, in cui il sogno era la materia sulla quale costruire l’esistenza e in cui il bisogno di scoperta ed esplorazione era più forte di ogni altro umano richiamo alla sopravvivenza.


ROSENGARTEN PLANET
[UN PROGETTO DI FRANZMAGAZINE]
‹‹discovered a new planet››

Da quando scienza e tecnologia l’hanno reso possibile, l’uomo ha sempre cercato di mettere piede nello spazio e sugli altri pianeti della nostra galassia. Per aumentare la nostra conoscenza dell’universo, per il desiderio così umano di esplorare l’ignoto e renderlo noto, per mettere un piede e un segno, lì dove mai nessun altro era stato prima.

Rosengarten Planet è il pianeta di più recente scoperta nel sistema solare. Ancora da esplorare, raggiungere e toccare. Il viaggio verso Rosengarten Planet è stato pianificato, un gruppo di uomini si sta preparando per essere pronto a muoversi verso questo nuovo territorio inesplorato, portando con sé un segno concreto del proprio passaggio.
Ispirandosi al “moonshoot thinking” di Google*, la missione spaziale porterà sul nuovo pianeta progetti innovativi, ambiziosi e visionari ancora non realizzati sulla terra, ma che potrebbero invece diventare realtà proprio su Rosengarten Planet.


*Un “moonshot”, in un contesto tecnologico, è un progetto esplorativo e innovativo ambizioso intrapreso senza alcuna aspettativa di redditività a breve termine o beneficio. Google ha adottato il termine moonshot per i suoi progetti più innovativi, molti dei quali provengono da Google X, semi-segreto laboratorio della società. I Google moonshots includono i Google Glass, l'auto senza conducente, gli occhiali per la realtà aumentata, una rete neurale, robot per l'industria manifatturiera e Project Calico, un progetto di estensione della vita...
Nella definizione di Google, un moonshot è un progetto o proposta che: 1. risolve un problema enorme; 2. propone una soluzione radicale; 3. utilizza una tecnologia innovativa

Il termine "moonshot" deriva dal progetto del volo spaziale Apollo 11, che ha fatto atterrare il primo essere umano sulla Luna nel 1969. "moonshot" può anche fare riferimento al modo di dire "shoot for the moon" che significa avere grandi obiettivi e puntare il più in alto possibile.


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‹‹the countdown has begun››

Lo space shuttle con destinazione Rosengarten atterrerà sul suolo vergine del nuovo pianeta il 17 settembre. Il gruppo di astronauti che lascerà la terra per viaggiare nello spazio lontano si sta preparando per la missione e sta raccogliendo i “moonshot” da portare con sé.


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‹‹pioneering the future in (other)space exploration*››

I viaggi e le missioni spaziali, rappresentano nel concetto di Rosengarten Planet una metafora della creatività e della capacità di avere visioni ambiziose, coraggiose, che guardano lontano (nulla di più lontano dello spazio…), mettendo poi in campo strumenti intellettuali, umani, tecnologici e creativi, per realizzarle e trasformarle in un prossimo futuro in realtà fruibili da chiunque. Il moonshot di Rosengarten Planet è un elogio delle menti più visionarie, dei creativi più coraggiosi e di tutti coloro che con il proprio lavoro, la propria ricerca e la propria intelligenza sono impegnati quotidianamente in un viaggio – che diventa poi collettivo e condiviso - verso immensi spazi inesplorati dove tutto è ancora possibile. 

Tutti gli interventi creativi, di dibattito, allestitivi e performativi della Rosengarten Festa 2016 ruoteranno intorno a questa orbita e si muoveranno in questa galassia concettuale. Il primo giorno di festa, 16 settembre, rappresenterà il momento del lancio dello shuttle nello spazio, il 17 invece – con un balzo temporale lasciato all’immaginazione – l’uomo approderà finalmente su Rosengarten Planet e toccherà con mano la sensazione di entrare in un altro mondo pronto all’esplorazione e alla scoperta.


http://franzmagazine.com/rosengarten
http://www.theraisingplanet.com/







BUSINESS MODEL

La Rosengarten Festa è – come molti altri eventi pubblici simili - una macchina organizzativa complessa. Le competenze, il network e le professionalità da mettere in campo sono molte e molto diversificate e servono tanto tempo e tanto lavoro per far sì che la festa si svolga nelle migliori condizioni possibili. Tra queste condizioni indispensabili, anche la sostenibilità economica dell’evento.
Uno degli obiettivi della festa è sempre stato quello di mettere in valore la creatività come professione, rappresentata in questo contesto dai tanti studi e atelier presenti nel quartiere Dodiciville a Bolzano. La creatività, dunque, intesa come forma imprenditoriale e come strumento di lavoro e di business.
Ecco perché per gli organizzatori della Rosengarten Festa è così importante poter dimostrare che l’evento è sì momento ludico di vitalità cittadina, ma anche e soprattutto progetto sostenibile che valorizza – creativamente ed economicamente – tutti coloro che vi partecipano con qualsiasi tipo di competenza e professionalità.
Come finanziare tutti gli elementi – permessi, burocrazie, corrente elettrica, musica, cibo e bevande, allestimenti, interventi artistici, lavoro organizzativo ecc –  necessari per costruire una festa bella, diversa ed efficace? Questa domanda è sempre stata centrale nel processo progettuale della Rosengarten Festa. 
Le precedenti edizioni sono state in parte finanziate da interventi pubblici (Comune di Bolzano, provincia Autonoma di Bolzano, Consiglio di quartiere) in parte da sponsor privati. Fondamentali poi sono sempre stati i partner tecnici che hanno contribuito fornendo lavoro o materiali. Infine, indispensabile, il lavoro quasi interamente volontario del team organizzativo.
Questo modello di business però – soprattutto in relazione agli obiettivi sopra citati - rivela facilmente la sua fallacia, essendo quasi interamente basato su contributi professionali totalmente o parzialmente gratuiti. La sostenibilità e il riconoscimento della creatività come lavoro che va regolarmente retribuito, dunque, non sono risultati che si possono ad oggi dire raggiunti.
Nell’edizione 2015 – Rosengarten Merenda - si è cercato di sensibilizzare i cittadini che hanno preso parte all’evento su queste questioni cruciali e spesso non immediatamente visibili: “La MERENDA non è un pasto dovuto, è un extra rispetto all’immancabile trio colazione-pranzo-cena necessari per la sopravvivenza: la MERENDA te la devi meritare. Anche la Rosengarten Festa [e in senso più ampio, qualunque evento urbano, culturale, sociale] va meritata. Nulla – di ciò che proviene da un libero pensiero e da una libera scelta progettuale del singolo cittadino o di comunità di cittadini, come è il caso di franz – è dovuto, nulla è imprescindibile nella vita collettiva e urbana. Siamo tutti troppo spesso inclini a credere che le cose che succedono e che sono sempre successe ci spettino di diritto, ma è davvero così? La ROSENGARTEN MERENDA è un invito all’azione. Un incitamento a rimboccarsi le maniche e meritarsi la città desiderata. La città che ospita eventi come questo, ma anche tanti altri pensati per proiettarla in un futuro possibile, la città del quartiere creativo e della contemporaneità che si fa strada nell’urbanità condivisa, negli spazi, nei progetti, negli immaginari da cambiare, migliorare, trasformare”.  
Nell’edizione attualmente in progettazione - Rosengarten Planet - si è deciso di fare un ulteriore passo in avanti in questa direzione, anche e soprattutto perché a pochi mesi dall’evento, i finanziamenti e le entrate certe sono molto lontani dall’essere sufficienti per coprire tutte le spese necessarie per realizzare l’evento.
Il business model che è stato elaborato, partendo dalle suggestioni del team di franzmagazine durante un brainstorming insieme ad alcuni imprenditori creativi di Dodiciville, consiste nel condividere con chiarezza e trasparenza su una piattaforma web creata ad hoc, i vari costi necessari per costruire l’evento: http://www.theraisingplanet.com/. 
La piattaforma web mostra i vari “pezzi” della festa. Esempio: ci potrà essere una band, due band, i wc chimici, i giochi per bambini, una performance, ecc. Facendo rollover sugli elementi viene svelato di cosa si tratta e aprendo un link, si scopre quanto serve per finanziarli. Gli utenti della piattaforma - singoli cittadini ma anche aziende e attività commerciali – hanno la possibilità di effettuare una donazione di importo predefinito, per sostenere economicamente la festa. Gli utenti non possono però scegliere cosa finanziare, le priorità vengono definite dall’organizzazione. Quando verrà raggiunta una cifra tale da coprire una spesa, ad esempio la band, l’immagine corrispondente sul sito sarà evidenziata. Un indicatore percentuale indica lo stato globale da 10 a 100%.
Man mano che il sistema di raccolta fondi darà i suoi frutti, i vari elementi della festa verranno attivati e realizzati. Quel che invece resterà scoperto e non economicamente finanziato, semplicemente durante la festa non ci sarà. Saranno così gli utenti stessi, informati e coinvolti attivamente, a definire le dimensioni e il programma finale dell’evento. 

Questo modello di business, rispettoso del lavoro dei professionisti che si impegnano in questo progetto e delle esigenze economiche di un evento di questa portata, vuole essere prima di tutto uno strumento innovativo di sensibilizzazione e di attivazione collettiva.
Il portale sperimentale che verrà sviluppato ad hoc, potrebbe poi essere utilizzato anche da altri che vivono le stesse problematiche. Il messaggio che si vuole trasmettere, in sostanza, è che eventi come la Rosengarten Festa non sono “dovuti”. Se esistono è perché qualcuno ha deciso di impegnarsi a fondo per realizzarli. Queste persone però, che della creatività hanno fatto il proprio mestiere, devono avere la certezza che i loro progetti sono economicamente sostenibili, in un’ottica non certo di profitto ma semplicemente di giusta retribuzione del lavoro svolto.

http://www.theraisingplanet.com/































Per ulteriori informazioni
Anna Quinz
349 2643573
quinz@franzmagazine.com
www.franzmagazine.com