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PINEDA - Pineda - DeAmbula records - MusicClub numero 222
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PINEDA - Pineda - DeAmbula records

Side A Give me some welldressed freedom Domino Human Behaviour Side B If god exist, he is in deep – Lost arms while outside in all the world it’s raining Twelve universe Un vinile gira su se stesso e la musica s’espande verso alterati stati di riproduzione, nell’era digitale. Nell’era digitale il long play è un buon vino rosso che, se abusato, provoca mal di testa e nausea da rimasterizzazione. In questa epoca di pixel Umberto Giardini (ex Moltheni) decide di registrare una musica senza confini che col bit ha poco a che fare e chiama a raccolta i Pineda, Floriano Bocchino e Marco Marzo Maracas, ideatore del progetto. Perfino i titoli delle sette tracce sono espansi e progressivi: Give me some welldressed freedom e Lost your arms while outside all it’s raining ne sono due esempi che anticipano, a parole, gli sperimentalismi e il senso di dilatazione che pervade tutto il disco. Lunghe frasi musicali, senza un accenno di linea vocale, flussi di suoni, post rock e psichedelia, se questa significa ancora espansione delle percezioni e della coscienza. Temi sonori che si ripetono, dirottati dal basso – batteria nel mare magnum delle sonorità acid rock delle chitarre. Ci ritroviamo dolcemente cullati sulle assi del piano Rhodes, sciamanico spirito - guida capace di placare le nostre ansie da smarrimento. Esso evoca i riders on the storm morrisoniani mentre accordi a loop echeggiano infiniti, come se una testa, appesantita dal viaggio, fosse crollata sui tasti bianco e neri. E il lato B è la stupefacente alba su un nuovo mare, le ultime leghe di un viaggio in cui la band non sembra avere mai perso la bussola. Pineda, solca che ti solca, potrebbe risultare noioso e ripetitivo? Non penso. Al primo giro suscita curiose elucubrazioni mentali, evocando paesaggi sonori anni settanta liberi dalla polvere. Il secondo ascolto ti lascia tranquillo e quasi indifferente, mentre ti colpisce sublimen. Alla fine la suo eco espande l’orizzonte, lasciando scorgere il nuovo mondo, invisibile, al di là del mare. Andrea Di Nisio www.deambularecords.com/artists/pineda
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