ANDREA ROMANO Sintetica
ANDREA ROMANO Sintetica
CDS, Penthar Music, 2013
Andrea Romano non è un semplice cantautore: questa fase l’ha già superata con la sua continua necessità di evoluzione ed i suoi tre album precedenti (“Specchio nel blu”, “Quante stelle un solo cielo”, “Disco Bianco&Disco Nero”). Non è nemmeno un semplice attore e autore televisivo (“Travolti da un solido destino”, “Una splendida occasione” - serie in per la tv e già in streaming con grande evidenza su Tiscali.it) e nemmeno solo un pittore (con mostre personali a Brescia - galleria Lagorio - e rassegne parigine - Cut Log). Non possiamo neanche definirlo un intellettuale radical chic della Brescia benpensante. Andrea Romano è un artista a tuttotondo che ha superato gli estremi e le contraddizioni fondamentali per evolversi, si è liberato dalla schiavitù delle cose, si è abbandonato alla musicalità delle parole ed è diventato un “PescAutore”: un “pescatore di parole e musiche“ dove l’ironia ed il prendersi in giro prendono il sopravvento sulla politica dell’austerità. «Ho scelto il pescatore - afferma Andrea Romano - perchè ben rappresenta la filosofia che vorrei proporre. Una figura paziente in riva al fiume, densa di simbolismi, che fa sorridere con i suoi stivali di gomma, sdrammatizza la musica cantuatorale da troppo tempo vicina ad un immaginario negativo e maledetto. Il “PescAutore“ cerca parole e messaggi nel fiume dinamico della società moderna dove internet è come una piena di informazioni, e bisogna portare pazienza ed attenzione per pescare le cose migliori. Il tutto con tranquillità e pacatezza, con suoni pop e mainstream rassicuranti, pur mantenendo l’istinto dell’atto creativo». Con questa premessa si può meglio comprendere la sdrammatizzazione nella poetica del “PescAutore”, ovvero intraprendere la via della leggerezza per portare all’attenzione di tutti tematiche più complesse. Ed ora ascoltate “Sintetica”, il nuovo singolo del PescAutore (d’ora in poi si farà chiamare così) Andrea Romano. «Una “lei” sintetica (di plastica) vista come metafora della superficialità esteriore ed interiore. Il tutto contrapposto al desiderio di libera semplicità priva di dogmi e schemi mentali precostituiti. Una lontananza che riavvicina a se stessi». www.andrearomano.it
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