Soft Moon - Zeros
Soft Moon - Zeros
Captured Tracks
Luis Vasquez, ovvero Soft Moon, lo avevo snobbato all\'inizio. Sentivo le solite lagne oscure che ci stanno martoriando le orecchie negli ultimi anni. Poi ho ascoltato questo “Zeros”, senza troppe pretese. E non mi pento di averlo fatto, anzi. Perchè tutto quel marasma di sfumature di nero si sono rese meno derivative, più personali. Parliamoci chiaro, siamo vicini alle coordinate iniziali eh. Ci muoviamo tra drum machine ossessive, penuria di melodie vocali, dark noise, cold wave e industrial di quello senza compromessi. Lampi di schitarrate alla Cure qua e là, ma la struttura e la ritmica truculenta e asfissiante contraddistinguono il percorso. Mi piace. Anche perchè dal vivo il tutto si fa molto più ipnotico e noise. Una sorta di festa in piscina ad Ibiza con i New Order più trance, e con tanta gente trista e arrabbiata che non ha voglia di cantare. Gente che ha voglia di perdersi, nel ritmo, sperando di cadere in piscina al massimo. Promosso e convincente, spero canti di più in futuro. Secondo me ha i numeri per farlo. Una mossa che potrebbe farlo uscire dalla nicchia di depressi impallinati in cui rischia di finire. Dal vivo, grazie anche alla band che lo supporta (ovvero il prezzemolino e bravo Matteo Vallicelli alla batteria e Matteo Quintino al basso), il live cattura e convince. Se il set durasse non più di mezz\'ora e Vasquez cantasse di più sarebbe davvero top.
Avanti tutta.
www.facebook.com/thesoftmoon
Damiano Simoncini
Pubblicato il
Pubblicato il