KELEVRA - Beati voi che non capite niente
KELEVRA - Beati voi che non capite niente
CD, Audioglobe
Raramente ci sono dischi che ti fulminano: nel panorama odierno per differenziarti occorrono una tale serie di fattori che inanellarli tutti è quantomeno complesso. “Beati voi che non capite niente” dei Kelevra è un esordio di questo tipo. In serie azzecca un sound moderno ma con inserti retrò (tra Muse ed anni ottanta), un cantato efficace ed un cantante con un timbro vocale d’eccezione, un concept sulla relatività delle cose e dell’amore che dà un senso a tutto il lavoro, e poi, una serie di canzoni scritte bene ed eseguite ancora meglio con una varietà di arrangiamenti veramente invidiabile. Tutto è relativo, è vero. Dipende dai punti di vista, come nella riuscitissima “Odio la relatività” (con una nemmeno velata satira al mondo underground), oppure attraversando il fascino del “diverso” come in “Primavera di provincia”, “Icaro” o la curiosa storia di due lupi particolari ne “La ballata di Lobo e Blanca”. “La moda dei vent’anni”, primo singolo ufficiale del gruppo, apre già un primo ventaglio di analisi, un bilancio, dei primi vent’anni della loro vita (la band è molto giovane). Otto pop rock song trasversali più due bonus track, alcune perfette per la radio (forse l’unica pecca è che molti brani nei ritornelli invece di esplodere, diventano più riflessivi) come “Iena” e quell’incipit che ti rimane in testa “bangbangbang” che raccoglie lo spleen di una generazione che cerca un alibi per riscattarsi dagli errori messi nero su bianco. I Kelevra stupiscono per la voce calda e potente del frontman Matteo “Rave” e per la sicurezza ed incisività del cantato. \"Beati voi che non capite niente\" è prodotto artisticamente da Samuele Bucelli (Baustelle, Amore) e Guglielmo Gagliano (P. Benvegnù, Tuxedomoon) ed esce in tutti gli store digitali su etichetta Vrec con l’aggiunta di due bonus track. nei negozi il cd è distribuito da Audioglobe. Da ascoltare.
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