IVY - Rubik
IVY - Rubik
È uscito il primo maggio il lavoro di una ragazza giovanissima e promettente: Ivy. Si tratta di RUBIK, un EP che ci trascina in un’elettronica raffinatissima ed elegante.
“Alpha” apre lentissima l’ep ed è una traccia che si può definire di un’elettricità quasi tribale sulla quale si staglia, a dir poco frastornante e potentissima, la voce di questa ragazza che ricorda gli echi di Cat Power, l’internazionalità di Anna Calvi, i toni di Florence Welch.
“Frames” si apre con la sua voce che sola si appoggia ad echi lenti ma che, dopo alcune note di pianoforte, scoppia forte in beat elettronici su cui Ivy grida “you” ed è ancora la voce regina incontrastata di un pezzo assolutamente convincente. “Rubik” è il pezzo guida dell’ep ed è infatti il più potente a livello di battiti elettronici come anche di melodie e, di nuovo, la voce si fa accattivamente e dimostra una maturità che nulla ha da invidiare ad artiste più mature. C’è poco da dire, il pezzo spiega come siamo tutti cubi di Rubik irrisolvibili, si ferma e riparte diventando una vera e propria perla di perfezione elettronica. In queste prime tre tracce la cosa che più colpisce è la perfetta fusione dei suoni con una voce quasi ingombrante.
“Atrabilis” è un susseguirsi di sonorità quasi elettro - dark su cui poche note di piano conducono in un affascinante ed imprecisato luogo dell’anima, pochi cambiamenti, il pezzo rimane sempre uguale a se stesso e si lascia guidare da quelle poche note iniziale ma lasciandoci nel mistero di una traccia senza voce è un brano di chiusura perfetto.
Partendo dal pianoforte, suo strumento per eccellenza che fa da sottofondo a tutte le 4 tracce dell’album, IVY si è lasciata affascinare dall’elettronica e con i sintetizzatori riesce a creare una fusione inaspettata ed energica eppure armoniosa. Imperdibile.
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